Isolato dall’Africa da molte decine di milioni di anni, il Madagascar ha sviluppato una propria peculiare fauna e flora, drasticamente diversa da quella delle altre masse continentali, vicine e lontane.
Similmente la colonizzazione da parte dell’uomo, avvenuta in modo massiccio solo da duemila anni, ha visto la commistione di elementi africani, asiatici, arabi ed europei che hanno forgiato una cultura del “metissage” composta da ben 18 etnie ciascuna con la sua particolare storia e tradizioni, ma accomunate dalla lingua di base, di origine indonesiana e dal culto dei morti, denominato “famadihana”.
Purtroppo il Madagascar è anche terra di grandi contrasti, con problematiche diffuse di carattere sociale ed economico. Le giornate, che pongono particolare attenzione agli aspetti riguardanti la ricchezza naturalistica e la diversità culturale di quest’isola, ospitano l’intervento di ricercatori che si occupano di biodiversità e di personale che opera in campo sanitario, mostrando quanto l’Italia sia impegnata in questo paese.
Programma
Ore 10.30
Franco Andreone (Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino) Madagascar: storie da una terra biodiversa
Giuseppe Donati (Oxford Brookes University)
Sopravvivere al giorno dopo: la lezione dei lemuri
ore 15:00
Riccardo Bononi (IRFOSS Padova)
Vita, morte e malattia nel culto degli antenati
Volontari Italiani in Madagascar
Amici di Jangany
Il volontariato italiano in Madagascar
Olga del Madagascar
Cultura, natura e musica: canzoni tratte dall’ album “Ma nature”
Mostra fotografica “Madagasikara” di Franco Andreone: durante tutta la giornata e fino al 2 agosto 2015 saranno esposte suggestive immagini dedicate alla natura, alla storia e alle tradizioni del Madagascar.