Nell’ambito del festival “Lo spirito della musica di Venezia”, promosso dal Teatro La Fenice e giunto alla sua terza edizione, di scena i Dialoghi a Damasco: gli allievi dell’Accademia Teatrale Veneta, guidati da Paola Bigatto e Renato Gatto, presentano uno spettacolo che unisce parola, musica e immagini e parte dalla 'Controversia tra un saraceno e un cristiano' di Giovanni Damasceno, l’opera che il Santo siriano compose a Damasco nell’VIII secolo d. C. Questo testo divenne un fondamentale prontuario per i cristiani d’Oriente guidandoli e assistendoli nelle più cruciali questioni teologiche e nel confronto con la giovane religione musulmana, che in breve tempo si era già imposta in tutto il Medio Oriente. In un’epoca come l’attuale, segnata dalla crisi del confronto interreligioso e interculturale, l’Accademia veneziana ripropone questo testo, adattandolo alle esigenze della scena, per richiamare tutti alla necessità di relazionarsi con l’altro e costruire un “ponte” culturale tra modi differenti, ma non per questo necessariamente conflittuali, di concepire la fede e l’esistenza stessa. Oltre a proporre lo scritto del Damasceno, la scuola teatrale della Giudecca – Organismo di Formazione accreditato dalla Regione Veneto fondato nel 2007 – trae spunto anche da testi di autori diversi – Kapuściński, al-Dimašqī, Eschilo, al-Akhtal e Voltaire tra gli altri – per stabilire un legame tra mondo occidentale e orientale, tema portante di quest’edizione della rassegna estiva della Fenice. Al percorso verbale si aggiunge il contributo visivo di Marina Luzzoli e il contrappunto musicale dell’Ensemble Marâghî, specializzato in sonorità ottomane e diretto da Giovanni De Zorzi.