Secondo ospite del Festival de la Fiction française a Venezia, Éric Chevillard presenta
'Sul soffitto' (Del Vecchio Editore, 2015) traduzione italiana di Gianmaria Finardi del
suo libro 'Au plafond' pubblicato nel 1997 da Minuit.
È la storia di un uomo apparentemente ordinario dall’altezza media e dai tratti
comuni, se non fosse per quella sua bizzarra caratteristica: una sedia rovesciata sulla
testa che gli rende la vita complicata. Così, le delusioni e le canzonature dei suoi amici
gli rendono l’esistenza tutt’altro che confortevole. A dispetto di ciò, conquista il favore
di Méline che lo invita così a trasferirsi a casa sua con la sua famiglia. Rendendosi
presto conto che la vita sul soffitto è ben migliore rispetto al suolo, lì si trasferiscono.
Con uno stile irriverente, sorprendente e dal tono umoristico, Chevillard propone
grazie a questa storia temi complessi come l’esclusione, la diversità e l’accoglienza.
Nato il 18 giugno 1964 a Roche-sur-Yon (Vendée), Éric Chevillard si laurea alla Scuola
superiore di Giornalismo di Lille.
La sua carriera di scrittore è inaugurata da Mourir m’enrhume (Minuit, 1987), romanzo
che fa da apripista a moltissime altre pubblicazioni – che contano circa una quindicina
di romanzi pubblicati da Minuit, tre volumi di testi brevi, un saggio poetico ispirato
alla pittura di Gaston Chassiac – che gli conferiscono un eccellente riconoscimento
della critica letteraria francese. Apprezzato per la sua abilità linguistica nel presentare
situazioni apparentemente anonime come scene assurde, rivela così le false apparenze
del mondo alle quali noi siamo legati.
Molti i premi letterari ricevuti: il Prix Fénéon per La Nebuleuse du crabe (1993); il Prix
Wepler per La Vaillant petit tailleur (2004); il Prix Roger Caillois per Demolir Nisard
(2006); il Prix Virilio per Dino Egger (2011); e infine il Prix Alexandre-Vialatte per Le
Désordre azerty (2014).
Il 18 settembre 2007, Éric Chevillard apre il suo blog dal nome L’Autofictif. Sfruttando
Internet come risorsa di rinnovamento, Chevillard forgia un nuovo genere mescolando
autofiction e diario.