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Ulisse II

Dopo essere stato uno dei protagonisti del percorso “Acqua immutabile ed antica', il nostro Ulisse è ora al centro di un dialogo tra arte antica, arte contemporanea ed alta tecnologia. Opening al pubblico della mostra 'Ulisse II' si tiene mercoledì 18 novembre dalle 13.30 alle 17.00; alla presenza dell’artista giapponese Makoto.

L’arte di matrice ellenica e la scultura contemporanea a confronto per nuovi percorsi di apprendimento, co-creazione e condivisione (online) della bellezza: questo, in sintesi, il nucleo di Ulisse II, un progetto frutto della collaborazione di Erminio Paolo Canevese, dell’azienda high-tech del Triveneto Virtualgeo, e Michela Sediari per il Museo Archeologico Nazionale di Venezia, in Piazza San Marco, e curato da Alfredo Cramerotti. Virtualgeo, sia per l’istituzione veneziana sia per altre in Italia ed all’estero, ha già messo a punto soluzioni avanzate di geomatica, stereoscopia, realtà aumentata e scansione 3D a servizio della diffusione e della valorizzazione di collezioni, restauri, nuovi percorsi museali fino a media art di ultima generazione, come in una recente mostra in occasione della 54° Biennale d’Arte di Venezia.

L’artista giapponese Makoto, invitato da Canevese e Cramerotti a dialogare con una delle rappresentazioni più famose di Ulisse, risponde con un’opera leggera, sospesa, dalle grandi dimensioni - realizzata con materiali contemporanei, dal gesso alla carta giapponese.

Ulisse (marmo, cm 105, di età antoniniana 138-192 d.C. proveniente dalla Collezione Domenico Grimani, 1523) è scolpito cogliendo l’attimo in cui l’eroe avanza nel suo slancio dinamico, e alla sua destra vi è un sostegno a tronco d’albero su cui poggia la corazza. La statua è un’opera romana datata II sec. d.C. e conosciamo il nome del restauratore rinascimentale, Tiziano Aspetti, prestigioso scultore di fiducia della famiglia Grimani. Ulisse, l’intrepido e sagace re di Itaca cantato da Omero, torna in patria dopo le mille peregrinazioni di un lungo viaggio per mare: è al contempo protagonista del nostos (viaggio) per eccellenza e simbolo della vocazione marittima del popolo greco, le cui capacità nautiche erano rese necessarie da un territorio tutto proiettato sulle acque. Come Venezia – e come il Giappone.

La statua dell’Ulisse Grimani è stata riprodotta in digitale da Virtualgeo tramite scansione 3D (con scanner a luce strutturata) e modellazione 3D.

Il modello digitale 3D è la copia fedele della statua, nella forma e nel colore, ed è un modello informativo: i vari interventi di restauro a cui la statua è stata sottoposta nei secoli sono stati evidenziati grazie alla tridimensionalità e alle particolari tecniche di modellazione 3D usate. I visitatori del Museo Archeologico Nazionale di Venezia esplorano l’Ulisse nella quarta dimensione (il tempo) e grazie ad ECH (Edutainment for Cultural Heritage) – una piattaforma digitale di divulgazione scientifica prodotta da Virtualgeo accessibile da totem touch-screen posto in dotazione al Museo - possono approfondire la storia dei suoi restauri, creare poster e book personalizzati da condividere online (con la statua, da esplorare semplicemente toccando lo schermo, combinata con uno dei circa cento sfondi di Piazza San Marco e delle sale del Museo disponibili oppure con un selfie).

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dettagli
Biglietto: consulta il sito dell'evento
approfondimenti
quando
dal 18/11/15 al 31/01/16
DoLuMaMeGiVeSa
Orario: (scegli la data)
dove
Museo Archeologico Nazionale di Venezia
San Marco 52 - 30124 Venezia
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