Wunderkammer, camera delle meraviglie. È un espressione appartenente alla lingua tedesca usata per indicare particolari ambienti in cui, dal XVI secolo al XVIII, i collezionisti erano soliti conservare raccolte di oggetti straordinari per le loro particolari caratteristiche.
Archivi eterogenei ed inediti contenenti manufatti artistici custoditi insieme ad opere provenienti dalla natura, con l’evidente desiderio di dilettarsi con ciò che in parte non si comprendeva o semplicemente meravigliava.
Il collettivo C13, assieme ad i loro amici artisti giapponesi, hanno creato un archivio temporaneo con tutte le opere che hanno preso parte alle precedenti mostre di Venezia, Osaka, Noda, Milano.
“Wunderkammer” vuole sottolineare l’importanza di mantenere vivi e attivi luoghi come Forte Carpenedo, ricchi di potenzialità e che possono diventare contenitori per nuovi incontri, luoghi di dialogo fra artisti, spazi per creare o semplicemente per pensare.
CollettivoC13: Carola Castagna, Elena Lombardi, Matteo Bagolin, Andrea Da Tos, Stefano Giglio.
Artisti giapponesi: Hitomi Iwasaki, Yoshiko Oshima, Kazue Yamamoto, Hiroko Hatabu, Sanae Nakata, Hiroko Nakano, Rie Miyatake, Yuria Nishi, Yoshiharu Miyahara, Yukio Yoshida.