Adattamento drammaturgico Giorgio Sangati
tratto da 'Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni'
con (in ordine alfabetico)
interpreti e personaggi
Sara Allevi Smeraldina
Anna De Franceschi Brighella, locandiere
Eleonora Fuser Pantalone de’ Bisognosi
Marta Meneghetti Clarice
Michele Mori Il Dottore Lombardi
Stefano Rota Florindo Aretusi, torinese
Laura Serena Beatrice, torinese, in abito da uomo sotto nome di Federigo Rasponi
Pierdomenico Simone Silvio
Marco Zoppello Arlecchino, facchino
Musiche eseguite dal vivo alla fisarmonica da Olimpia Greco
regia Giorgio Sangati
scenografia Alberto Nonnato
costumi Stefano Nicolao
maschere Donato Sartori – Centro Mashere e Strutture Gestuali
luci Paolo Pollo Rodighiero
Per la Stagione estiva del Teatro Goldoni di Venezia ritorna, dopo il grande successo dello scorso anno, Arlecchino, servitore di due padroni, con la regia di Giorgio Sangati. Lo spettacolo si avvale, tra l’altro, delle maschere di Donato Sartori, il grande “mascheraio” recentemente scomparso, che le ha create per questo Arlecchino dopo l’esperienza di cinquant’anni fa con Giorgio Strehler, che è ormai parte della storia del teatro, non solo italiano. Sulla scena, Sara Allevi (Smeraldina), Anna De Franceschi (Brighella, locandiere), Marta Meneghetti (Clarice), Michele Mori (Il Dottore Lombardi), Stefano Rota (Florindo Aretusi), Laura Serena (Beatrice), Pierdomenico Simone (Silvio), Marco Zoppello (Arlecchino) e, interessante particolarità, una delle rare apparizioni femminili nel ruolo del vecchio avaro Pantalon de’ Bisognosi, con Eleonora Fuser.
Al termine dello spettacolo – che è sopra titolato in inglese e francese - aperitivo nella corte del Teatro. Arlecchino, servitore di due padroni sarà in scena per 61 repliche fino al 9 ottobre.
Lo spettacolo inizia alle 20.00 al martedì, giovedì e venerdì e alle ore 18 la domenica.
Durata 1 ora e 15’, senza intervallo.
Note di regia:
Arlecchino, la maschera simbolo del teatro italiano e Il servitore di due padroni, il testo di Carlo Goldoni più rappresentato al mondo, tornano sul palcoscenico dello Stabile del Veneto in una nuova, inedita versione. Una strana soffitta ingombra di vecchi bauli e una vivace compagnia di attori. All’arrivo del pubblico i comici aprono i bauli, riemergono abiti usati mille volte, attrezzeria ammaccata e strumenti musicali impolverati, quanto basta per far rivivere questo capolavoro. La perfetta macchina teatrale goldoniana si rimette in moto, la polvere vola via a suon di canti e musica, i personaggi e le maschere riprendono vita e trascinano il pubblico in una girandola di colori, emozioni e divertimento. Travestimenti e riconoscimenti, servitori e padroni, padri e figli, morti e risorti, duelli e passioni, gioie e pianti: nello spettacolo tutto è doppio, come Arlecchino che, a sua volta, si sdoppia (anzi si triplica) nell’impresa impossibile di servire due padroni e forse anche sé stesso. Goldoni scrive Il servitore di due padroni lontano dalla sua Venezia e in ogni battuta della commedia si legge l’amore e la nostalgia per una città magica, un luogo unico, fantastico, intriso di vita, in cui tutto è (ancora) possibile. In scena un cast di altissimo livello che fa incontrare interpreti di comprovata esperienza con giovani talenti. Un classico che non può invecchiare perché affonda le sue radici nella storia stessa del teatro.
Giorgio Sangati
vedi date repliche