L’artista Domingo Milella, in conversazione con Maria Paola Spinelli e Stefano Coletto, presenta la sua prima monografia presso la sede di Palazzetto Tito della Bevilacqua La Masa.
Il volume pubblicato da Steidl Verlag nel 2015 è un viaggio fotografico che parte da Bari e attraversa Città del Messico, Il Cairo, Ankara, l'Anatolia, la Sicilia, la Tunisia fino a raggiungere i monumenti che costituivano la Mesopotamia.
Un lavoro di ricerca sui confini, i cimiteri, le caverne, le tombe, i villaggi, le case, le tracce scritte. Elementi di un'architettura stratificata che dialoga contemporanenamente con l'individuo e la sua memoria collettiva e in cui il passato coesiste con il presente, come Milella afferma: 'Fabbricare immagini non significa solo documentare o fare fotografie, ma anche la possibilità di contemplare e ricostruire la memoria storica. Costruire un'immagine del passato significa affrontare il presente, e attivare il futuro'.
Domingo Milella è nato nel 1981 a Bari. A 18 anni decide di traferirsi a New York dove studia fotografia alla School of Visual Arts sotto la guida di Stephen Shore. Thomas Struth è stato per lui un mentore che ha profondamente influenzato il suo lavoro. Attualmente vive fra Bari e Londra. I suoi lavori sono stati esposti alla galleria Brancolini Grimaldi (Londra), Tracy Williams (New York), al Foam Museum di Amsterdam, alla 54ma Biennale di Venezia e ai Rencontres della fotografia di Arles. Nel 2016 i suoi lavori sono esposti presso la Margulies Collection a Miami e Borusan Contemporary, Istanbul.
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