Gabriele Coen Quartet
Yiddish Melodies in Jazz
Gabriele Coen, sax soprano e clarinetto
Pietro Lussu, pianoforte
Marco Loddo, contrabbasso
Luca Caponi, batteria
FUORI DAL GHETTO
Yiddish Melodies in Jazz
Ormai entrato stabilmente nella scuderia della prestigiosa etichetta newyorkese di John Zorn, Gabriele Coen presenta il suo secondo lavoro discografico per la Tzadik nella collana Radical Jewish Culture, che Zorn ha voluto dedicare alle migliori espressioni della nuova musica ebraica a livello internazionale. In Yiddish melodies in jazz, titolo dell’album, Coen conduce il suo ensemble verso il cuore del rapporto tra musica ebraica e jazz americano, esplorando l’influenza dell’eredità yiddish e klezmer sul jazz attraverso una personale reinterpretazione di brani che sono diventati dei veri e propri classici della tradizione jazzistica.
Il debito della musica ebraica nei confronti del jazz da cui, negli Stati Uniti, ha saputo trarre nuova linfa vitale, è cosa nota e ampiamente indagata, e si è tradotta negli anni in un nuovo tipo di musica che coniuga il sound ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz e da altre culture musicali. In questo progetto Gabriele Coen ci conduce per mano a scoprire quanto le sonorità ebraiche siano penetrate nel mainstream nordamericano, presentando, per la prima volta in chiave contemporanea, una manciata di brani tratti dal repertorio della musica klezmer e della canzone yiddish, e che sono poi entrati a pieno diritto nella tradizione jazzistica per le loro memorabili interpretazioni date dalla Original Dixieland Jazz Band, da Benny Goodman, Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Cab Calloway, Shelly Manne, Terry Gibbs ed Herbie Mann.
Con quell’eclettismo espressivo che è il segno distintivo del suo percorso artistico e di ricerca, il clarinettista romano presenta questi brani affiancandoli a qualche composizione originale, creando così un’appassionante, inconsueta e lirica esperienza musicale, attraverso un tessuto sonoro che attinge al jazz, al rock, alla world music, senza mai dimenticare le radici ebraiche della sua ispirazione.
Ha detto di lui John Zorn : “Unendo la profonda conoscenza e il rispetto della tradizione con un brillante senso della drammaturgia e dell’immaginazione, Gabriele Coen ci regala oggi alcuni dei momenti più eccitanti e creativi di New Jewish Music. Il suo quartetto sa stare in equilibrio sul limite ma sempre dentro la storia di questa musica, alla cui tradizione rimane ancora solidamente ancorato, sapendola suonare con encomiabili passione, onestà intellettuale e virtuosismo strumentale'.