mostre
Una nostalgia indescrivibile

Mostra di grafica «Una nostalgia indescrivibile» di Constantin Udroiu

Nuova Galleria dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

Lunedì 13 febbraio 2017, alle ore 18,00, presso la Nuova Galleria dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia sita in Cannaregio 2215, 30121 Venezia (VE), l'Istituto che svolge la propria attività nella celebre città d'arte italiana e il Museo di Etnografia della Transilvania di Cluj-Napoca, con il supporto dell'Istituto Culturale Romeno di Bucarest, inaugura la mostra di grafica «Una nostalgia indescrivibile» che raccoglie opere grafiche del compianto artista romeno Constantin Udroiu (1930-2014). La mostra fa parte del programma ufficiale del Carnevale di Venezia 2017: http://www.carnevale.venezia.it/event/una-nostalgia-indescrivibile-mostra-di-grafica-di-costantin-udroui/?date=2017-02-13_10:00:00.

All'apertura della mostra, che potrà essere visitata dal pubblico nei giorni che vanno dal 13 al 28 febbraio 2017, da martedì alla domenica, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00, interverranno il Prof. Rudolf Dinu (Direttore dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia), il Dr. Tudor Sălăgean (Direttore del Museo di Etnografia della Transilvania di Cluj-Napoca) e la Prof.ssa Luisa Valmarin (già Direttore del Dipartimento di Studi europei e interculturali della Facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università «La Sapienza» di Roma), la quale riassumerà i pregevoli risultati del lavoro svolto dall'artista nei decenni successivi al suo definitivo trasferimento in Italia avvenuto nel 1971.

Constantin Udroiu, ritenuto dalla critica d'arte italiana un «espressionista bizantino», ha conseguito la laurea artistica presso la Facoltà di Belle Arti di Bucarest, essendo allievo del maestro Gheorghe Vânătoru (1908-1983). Condannato a 22 anni ai lavori forzati per il «reato di cospirazione contro l'ordine sociale» e «delitti contro la personalità dello Stato», in realtà per l'insofferenza nei confronti della brutale dittatura di stampo staliniano avviata nella Romania del dopoguerra, Constantin Udroiu ha scontato 10 anni - dal 1954 al 1964 - di carcere duro nelle famigerate prigioni del regime dittatoriale romeno. Udroiu, socio dell'Unione degli Artisti della Romania, l'unica associazione professionale di categoria consentita dal regime autoritario, ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Romania e all'estero. Inoltre, l'artista è stato impegnato nei lavori di compimento e di restauro di numerosi affreschi delle chiese ortodosse romene, lavorando insieme al suo maestro, il pittore Gheorghe Vânătoru.

Trasferendosi definitivamente in Italia, nel 1971, Constantin Udroiu è stato uno dei più fecondi artisti della diaspora romena che ha riservato, nella sua produzione, un luogo centrale all'icona bizantina e alla propria romenità. Tra le sue oltre 200 mostre personali, di cui moltissime in Italia, le più significative in altre città europee sono state a Parigi, Avignon, Amsterdam, Bordeaux, Atene, Barcellona, Lisbona ecc., e, dopo la caduta del regime comunista in Romania, a Târgovişte e Cluj-Napoca. Le sue opere sono esposte nei musei di molte città in Romania, Francia, Portogallo e Italia, e in numerose collezioni pubbliche e private in diversi Paesi del mondo. Insignito di numerosi premi e riconoscimenti, nazionali e internazionali, che dimostrano l'apprezzamento della qualità della sua opera artistica, Constantin Udroiu è stato membro del Senato dell'Accademia Internazionale d'Arte Moderna di Roma.

La mostra esporrà al pubblico una selezione dei lavori più rappresentativi di Constantin Udroiu, opere grafiche eseguite in varie tecniche incisorie, provenienti dalla collezione privata della moglie del compianto artista, la Prof.ssa Luisa Valmarin. La Prof.ssa Luciana Stegagno Picchio, illustre filologa e critica, riteneva che Constantin Udroiu fosse un artista di «solare cromatismo che è insieme inno alla vita e al creato e blasone di sapienza artigiana [...]. Sotto il comune denominatore del segno colore si unificano pittura sacra e profana, paesaggi e figure, luoghi di lontane regioni transilvane e moldave [...] ma anche si unificano le tecniche e gli strumenti che Udroiu provoca e tenta con inesausta fantasia e curiosità, senza mai fossilizzarsi nel segno individuale, ripetitivo, commerciale. Gli olii su tela e le tempere, gli acquerelli, le xilografie, le incisioni [...] sono anche la lezione d'un espressionismo tedesco ed europeo dove Oskar Kokoschka raggiunge Franz Marc».

dettagli
Biglietto: entrata libera-free entry
quando
dal 13/02/17 al 28/02/17
DoLuMaMeGiVeSa
Orario: (scegli la data)
dove
Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica
Palazzo Correr, Cannaregio 2214 - 30121 Venezia
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