mostre
Trascendenze

La mostra dell’artista Romeo Ionescu, checonsta di circa una trentina di opere perlopiù recenti,trae ispirazione da un’analisi degli elementi decorativi della ceramica del Neolitico, soprattutto originati dalla Cultura di Cucuteni. Ma non solo: attraverso l’uso della simbolistica universale disponibile per linee e punti composti o raggruppati in forma di spirali, corde, strisce, meandri, cerchi ecc., così come nelle loro varie forme e tecniche di riproduzione, Ionescu mira a delineare una propria visione estetica proposta in una serie di opere originali attraverso le quali la trasposizione, l’assemblaggio, la progettazione, l’organizzazione, il raggruppamento e la ricomposizione dei diversi elementi simbolici selezionati tra le diverse decorazioni presenti sul vasellame cucuteniano sono riproposte con criteri concettuali espressi in forma nuova. Si tratta evidentemente di un approccio moderno, inscritto in una dinamica artistica della contemporaneità, che a partire dall’universalità di motivi artistici antichissimi esprime la peculiarità dell’areale culturale che lo ha prodotto. I lavori sono filtrati attraverso l’immaginazione dell’artista: espressi con una carica positiva, sia in termini di uso dei colori, caldi e luminosi, sia sul piano tematico, seguendo la linea concettuale della gioia e della bellezza della vita. Nella inevitabile reiterazione dei motivi, le opere s’interrogano sull’uomo e la storia, generata dalla semplicità della vita degli albori della civiltà.

Seppur rielaborato giunge a noi il perenne messaggio artistico dell’estetica neolitica: essa perdura nel corso dei secoli ed è caratterizzata dai colori e dall’abilità di realizzazione di mani che lavorarono e decorarono con un notevole ed inaspettato senso estetico. Quello proposto è tuttavia un progetto artistico concepito e generato in un territorio che dispone di un ricco bagaglio storico ed estetico e di numerose relazioni fra mito e mistero: i temi delle composizioni e i titoli delle opere mostreranno ai visitatori le storie di alcuni miti propri del popolo romeno. Ritroveremo quindi dipinti intitolati«Maestro Manole»,«Ciuleandra»,«Doina»,«Dracula»; esse sono parte delle 30 opere, dal titolo«Medievale»,«Gioco»,«Danza» ecc., che hanno una specifica armonia estetica con il progetto unitario visivo e strutturato sul piano compositivo. Le opere sono realizzate su tela, in tecnica mista, con dimensioni medie pari a 35x45 cm e 40x50 cm. Il progetto artistico dell’autore, finalizzato alla ricerca della qualità estetica dei motivi decorativi utilizzati nel mondo neolitico, è espresso non solo in forme originali, ma anche ricalcando la decorazione degli abiti e tappeti tradizionali, anch’essi radicati nell’immaginario di un lontano e leggendario passato.

Questo progetto trova le sue radici nel periodo formativo dell’artista, in una fase di cristallizzazione della propria visione estetica, che si è materializzata in lavori e successive mostre che sono stati recepite positivamente dalla critica di settore. Il critico d’arte Valentin Ciucă si è espresso sul lavoro dell’artista in questi termini:«Preoccupato per la genesi e il senso degli articolati problemi umani, dell’abisso e dello zenit ontologico, Romeo Ionescu non elude le domande fondamentali dell’essere. Attraverso un punto di vista tutto personale sul principio del mondo egli non esita a visualizzare l’orizzonte primordiale nel quale, in varianza rispetto a Platone, è nato il mito di androginia. Da qui sino alla ceramica di Cucuteni, con le sue statue antropomorfe e gli idoli di un culto rudimentale, il viaggio è diretto e redditizio. La citazione cucuteniana è integrata sul piano decorativo e utilizzata nel senso di un recupero del disegno dalla grande raffinatezza. Il totem, l’immagine del meandro e del labirinto assicurano coerenza ad un percorso intelligente di opzioni, gestito attraverso prestazioni. Gli antichi grafismi hanno la possibilità di diventare archetipi culturali» (Valentin Ciucă, Un secol de arte frumoase la Iaşi, Editura Art XXI, Iaşi 2004).

La mostra si propone, attraverso le opere esposte al pubblico italiano, di evidenziare la bellezza e la varietà delle decozioni ceramiche neolitiche. Allo stesso tempo, rappresenta uno spaccato sull’universalità e l’unicità delle arti ceramiche proprie della Cultura di Cucuteni che fu presente in Romania più di sette millenni fa, rivelandone l’originalità e l’importanza storica ed estetica. I motivi decorativi presenti nelle ceramiche neolitiche hanno radici profonde, che riguardano il desiderio incessante dell’uomo di conoscere se stesso, d’interrogarsi ricercando emozioni artistiche seppur primordiali. Il risultato di queste ricerche ed emozioni è stato nel tempo fonte d’ispirazione per i periodi successivi e l’arte popolare ne è un esempio evidente, espresso magistralmente nella creatività, nella bellezza e nella maestria di opere tradizionali, siano esse canzoni, balli, ritratti o ornamenti. I motivi decorativi perpetuati nel mondo rurale dalla notte dei tempi si ritrovano, stilizzati e reinterpretati, su porte, tappeti, oggetti o costumi popolari.

Le opere in mostra sono libere trasposizioni e interpretazioni di queste decorazioni neolitiche, filtrate e reinterpretate attraverso la sensibilità estetica dell’artista, conducendo sempre il visitatore attraverso la memoria dell’arte popolare romena che rimane presente sullo sfondo. Queste riflessioni sono percepibili anche attraverso i temi prescelti dall’autore per le sue opere. I dipinti raccolti in questa mostra sono un approccio verso l’onirico, la fantasia, il mito, le storie o le leggende, liberamente intrecciate sul piano emotivo da personaggi enfatizzati dall’artista stesso. È un ritorno ai temi della provocazione, della retorica e del dialogo, per riscoprire composizioni classiche nelle quali il«gioco» contrasta con il binomio«vuoto–pieno». È un susseguirsi involontario ma armoniosamente sviluppato, dove l’ombra di forme immaginate costituiscono un intreccio equilibrato che lascia percepire un mondo figurativo fatto di cromatismo e struttura.

Gli organizzatori della mostra intendono contribuire a una migliore conoscenza in Italia del valore estetico–culturale del patrimonio artistico romeno, mettendolo a disposizione di un ampio pubblico amante della cultura in tutte le sue forme, soprattutto dell’arte visiva, nella splendida cornice della città di Venezia, una delle città d’arte italiane più famose nel mondo, meta di decine di milioni di visitatori annuali provenienti dall’Europa e dal resto del mondo.

1 2

dettagli
Biglietto: entrata libera-free entry
quando
dal 16/10/17 al 30/10/17
DoLuMaMeGiVeSa
Orario: (scegli la data)
dove
Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica
Palazzo Correr, Cannaregio 2214 - 30121 Venezia
Centro Storico
eventi
 
DATE
EVENTI
LUOGHI
TESTO
Da
A
Mostre
Musica
Teatro
Danza
Rassegne cinematografiche
Tradizioni veneziane
Sport e giochi
Conferenze e convegni
Fiere e mercati
Centro Storico
Terraferma
Lido
Isole della Laguna
Area Centrale Veneta
Cavallino - Jesolo
Chioggia
Riviera del Brenta
Veneto Orientale
  X
  X