La Fondazione V-A-C presenta The Explorers, Part One presso la sua sede di
Venezia, a Palazzo delle Zattere.
Organizzata in collaborazione con la Whitechapel Gallery di Londra, e curata dalla
sua direttrice Iwona Blazwick, la mostra è la prima delle due parti di un progetto che
rivisita e amplia quattro esposizioni della collezione V-A-C, proposte in anteprima
presso la Whitechapel Gallery di Londra nel 2014/15.
The Explorers, Part One è frutto di un viaggio nella collezione V-A-C compiuto da
due artisti e una curatrice, che riportano a Venezia ciò che vi hanno scoperto. La nota
pittrice Lynette Yiadom-Boakye, a cui è stata di recente tributata una mostra personale
presso il New Museum e l’artista candidato al Turner Prize e vincitore del Jarman
Award, James Richards, sono stati invitati a esplorare l’intera collezione V-A-C, e si
sono scoperti attratti da opere sulla natura, dalla rappresentazione di flora e fauna
all’espressione della natura umana.
I ritmi martellanti del rivoluzionario balletto e brano orchestrale che Stravinsky creò
nel 1913, La Sagra della Primavera, introducono i visitatori in un’esposizione di
dipinti, stampe e fotografie che segnano le tappe di un viaggio bucolico nella natura,
intesa come natura morta, terra incontaminata o arcadia sensoriale. Lynette Yiadom-
Boakye percorre un intero secolo, riunendo dipinti di artisti quali Aristarkh Lentulov
(Bagnanti, 1910), Enrico David (Rite of Spring, 2012) e Gary Hume (Garden Painting,
#2, 1996), per mostrare la figura umana come parte dell’ambiente naturale, e come
metafora dell’energia primaria e del desiderio sessuale. Mentre la carta da parati con
le mucche di Andy Warhol (1966) esemplifica il processo di industrializzazione della
natura, la sequenza di bagnanti fotografati da Nikolaj Bacharev sulle spiagge russe
(Novokuzneck, varie dalla serie Relationship, 1980-1995) ci mostra la natura come
paradiso dei lavoratori. La natura umana è il tema dell’ambiente acustico immersivo
di James Richards (To Replace a Minute’s Silence with a Minute’s Applause, 2015)
che emana da un’unica tela – lo Studio per un Ritratto che Francis Bacon realizzò nel
1953. Un uomo di mezza età siede in quello che potrebbe essere un trono oppure
una sedia per la pena capitale. L’opera sinfonica di Richards traduce la pittura in
suono, evocando il suo materiale in una poesia filosofica. Ad assistere troviamo un
coro di figure singole: dal sensuale nudo disteso di Pierre-Auguste Renoir (Femme nue
couchée, Gabrielle, 1903) alla figura maschile di Alberto Giacometti che incombe da
un vuoto grigio (Figure grise [Téte en gris], 1957); o l’elegante donna in esilio parigino
di Chaim Soutine (Le femme au grand chapeau, 1919), fino alla ragazza moderna in
giro per Manhattan di Cindy Sherman (Untitled (#58), 1980). La mostra è allestita su
tre piani del Palazzo delle Zattere.