Un abbagliante spettacolo di flamenco contemporaneo che porta sulla scena la forza e l’energia di un’interprete di grande temperamento. Rocío Molina, guidata dalla sua danza – che è intuizione e materia – ci immerge nel silenzio, nella musica e nel rumore di territori sconosciuti. La coreografia che interpreta nasce dalle sue viscere e dal terreno che calcia e pesta con decisione, e si trasforma nella celebrazione dell’essere donna, libera e selvaggia. Accade così che il palpabile e ciò che è nascosto ai nostri occhi si materializzi nel suo corpo e nell’energia che esso sprigiona. Il pezzo è costruito come un transito tra opposti che il movimento prova a bilanciare, anche se in modo sproporzionato: dalla bellezza al grottesco, dalla sobrietà alla voluttà, dall’ortodossia al politicamente scorretto. Quello che compie Rocío è un viaggio, un passaggio, una discesa attraverso le luci e le ombre dell’umanità. La caduta del titolo non evoca l’immagine capovolta di un angelo caduto, come quella descritta da Dante nella sua commedia, ma ci porta in un luogo di profonda libertà che celebra con decisione la forza delle donne.
Un abbagliante spettacolo di flamenco contemporaneo che porta sulla scena la forza e l’energia di un’interprete di grande temperamento come Rocío Molina