mostre
Xenia L'estraneo sacro

Progetto installativo e site-specific, Xenia nasce come parte del programma Palcoscenici Veneziani e momento di restituzione del percorso di ricerca e collaborazione con gli artigiani del Consorzio di Cantieristica Minore Veneziana. La xenìa (in greco antico: ξενία, xenía) riassume il concetto dell'ospitalità e dei rapporti tra ospite e ospitante nel mondo greco antico, della cui civiltà costituiva un aspetto di grande rilievo. Era un dovere per i Greci ospitare coloro che richiedevano ospitalità; porre domande fino a che l'ospite non lo avesse concesso, era considerato sconveniente. Rivelarsi poco ospitali avrebbe inoltre potuto significare di incorrere nella collera divina, qualora gli dèi avessero assunto sembianze antropomorfe presentandosi presso l’oikos di qualcuno. Nella storia più attuale, Xenia ha assunto un significato, opposto e grottesco, quando il termine è stato impiegato per indicare il processo intentato a Mimmo Lucano, sindaco della cittadina di Riace, imputato per presunti illeciti nell’atto dell’accoglienza di migranti, nel tentativo di costituire un sistema di spazi, integrazione e correlazioni contro la retorica dei porti chiusi e dei respingimenti.

La pratica artistica di Cristiano Carotti è costantemente tesa al recupero della valenza dicotomica tra Homo Naturalis e Homo Mechanicus, rivolgendo lo sguardo alla Natura e alla possibilità del ristabilimento di un ruolo attivo da parte dell’Uomo. Nell’approccio sia scultoreo che pittorico, l’artista si pone come un alchimista capace di indagare, con uno sguardo altro, le dinamiche sottese alla perdita di centro implicita negli ecosistemi universali e umani. Muovendosi tra pittura, scultura e installazione indaga le dinamiche sociali attraverso lo studio del potere archetipico del simbolo. Tale approccio pone l'artista in costante ascolto dei segnali provenienti dalla natura, e in particolar modo dal regno animale, ponendo maggiore attenzione alle specie che presentano un forte collegamento con la mitologia e il simbolismo esoterico. Nel 2021, alla Giudecca e nella discarica a Sacca Fisola, sono comparsi numerosi esemplari di Ibis sacro Threskiornis aethiopicus, uccello venerato come simbolo del Dio Thot, raffigurato anticamente nei geroglifici, e divenuto ormai una specie stanziale in Laguna, dove ha iniziato recentemente a nidificare. A partire da questa presenza, inaspettata e perturbante, Carotti ha sviluppato un nuovo progetto espositivo site-specific, pensato appositamente per Crea Cantieri del Contemporaneo. In perfetta coerenza con il tema della 60 Biennale di Venezia, Foreigners Everywhere, Carotti volge lo sguardo a questo ospite inatteso e, con fare rabdomantico, ne segue le tracce realizzando un video dal titolo Veritas (2024) - in riferimento al nome dell'azienda veneta incaricata della gestione dei rifiuti, sulle cui piattaforme intere colonie di Ibis si spostano in cerca di cibo e in convivenza con altre specie di volatili - che testimonia l’incontro con questo uccello maestoso. Nel Pantheon Egizio, Toth è una divinità dal culto antichissimo, venerata come consigliere e scriba del dio Ra, ammesso a stare a prua della barca solare con cui Ra compie il viaggio notturno attraverso gli Inferi che porta il Sole a sorgere ogni mattino. Toth è poi l’autore del Libro dei Morti, un insieme di formule magiche e indicazioni pratiche attraverso cui il defunto è in grado di raggiungere, a bordo della barca solare, il Duath, il fiume sacro dell’aldilà.

a cura di Angelica Gatto & Pier Paolo Scelsi CREA Cantieri del Contemporaneo

dettagli
quando
dal 23/11/24 al 01/01/25
DoLuMaMeGiVeSa
Orario: (scegli la data)
dove
Cantieri Crea Giudecca
Giudecca 211- Venezia
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