Centro Studi Storici Mestre

Con l’avvio, nei primi anni venti del novecento, dei massicci insediamenti industriali di Porto Marghera, Mestre – la Terraferma del Comune di Venezia – subisce un incremento demografico che non trova paragone in altre città italiane. Le opportunità di lavoro richiamano in questo territorio genti provenienti dai paesi poveri del Veneto dapprima e d’Italia poi, che si aggiungono a quelle costrette ad emigrare da Venezia. Agli albori degli anni ’70, in coincidenza con il massimo sviluppo della grande industria chimica, Mestre raggiunge la quota di 210.000 abitanti, dopo una incredibile progressione che registra il raddoppio del numero di residenti nell’arco di quindici anni. Il fenomeno demografico ed abitativo non viene governato e la conseguente incontrollata espansione edilizia stravolge il tessuto urbano esistente, cancella importanti testimonianze storiche, dilaga nel circostante territorio agricolo modificando radicalmente paesaggi e modi di vita. Mestre diviene una città dormitorio, in assenza di servizi, strade e fognature, una sorta di gigante senza anima. A tale situazione contribuisce in modo determinante la mancanza di una amministrazione comunale propria, a seguito dell’annessione al Comune di Venezia, nel 1926, dei Comuni di Mestre, Chirignago, Zelarino e Favaro. La straordinaria importanza di Venezia ed i suoi noti e perennemente irrisolti problemi non concedono agli amministratori spazio e concentrazione per affrontare e risolvere quelli della Terraferma. La Città più bella del mondo diviene così fatalmente responsabile della creazione di quella che viene impietosamente definita la Città più brutta d’Europa! Oltre alla struttura urbana anche identità civica, cultura e le tradizionali opportunità di socializzazione vengono dispersi in un universo di persone dai mille dialetti e comportamenti. E’ in questo contesto che sorge, nel 1961, il Centro Studi Storici di Mestre, associazione scientifica e culturale senza scopo di lucro, la cui finalità è lo studio e la divulgazione della storia di Mestre e del territorio di Terraferma: uno studio che vuol essere un complemento con la grande storia della Serenissima prima e dell’Italia poi; un’indagine sul passato della Terraferma per quanti vogliono capire e far propri gli ultimi pochi resti del Castello, delle ville, delle chiese; per quanti vogliono cogliere nelle vicende antiche della collettività un collegamento ideale con la Mestre di oggi per costruire la Mestre del futuro, per quanti vogliono sentirsi inseriti in una Città che non è solo una espressione geografica o la somma di molte persone che le opportunità lavorative hanno portato a convivere in questo territorio. La tenace e profonda azione culturale del Centro Studi Storici di Mestre rende l’associazione punto di riferimento e coscienza critica della Città, nonché momento di proposta e discussione sui grandi temi dello sviluppo e della qualità della vita che investono una città di grandi dimensioni (la terza del Veneto per numero di abitanti). Il Centro Studi Storici di Mestre opera quindi per la creazione di una cultura della Città, per infondere ai residenti un senso di appartenenza ad una Comunità che si è ingigantita in modo disarticolato e che va rinsaldata negli aspetti civico, sociale e culturale. I mezzi di questo percorso sono quindi la promozione e la divulgazione della conoscenza della storia, l’arte, la cultura e le tradizioni della Terraferma, attraverso studi e ricerche, riunioni di studio, conferenze e convegni, opere editoriali, mostre, visite guidate, rievocazioni, cenacoli, manifestazioni culturali varie e quant’altro possa contribuire ad infondere nella gente, soprattutto alle giovani generazioni, l’amore per la loro Città, la sua storia e per quanto di meglio ci è dato di recuperare e custodire per le generazioni future. Destinatari di questa azione sono tutti i concittadini ed, in particolare, quelle persone, mestrini di adozione, che originarie di altri luoghi, hanno trovato in questa città casa, lavoro ed accoglienza. Un lungo percorso ideale, mai interrotto, nello spirito di Piero Bergamo, fondatore, indimenticabile protagonista e per molti anni Presidente del Centro Studi Storici di Mestre, che già negli anni ’60 dichiarava: “Non possiamo sottrarci al compito di vivere l’avventura meravigliosa di fare una città, avventura capitata a pochi in passato, a nessuno o quasi nel nostro tempo.” Attualmente il Centro Studi Storici di Mestre opera nell’ambito del Centro Culturale Villa Pozzi. In tale sede l’Associazione ha istituito e gestisce la Biblioteca Storica di Mestre e della Terraferma, formata in larga parte da pubblicazioni fuori commercio e introvabili altrove, alla quale accedono studiosi, studenti e semplici cittadini interessati ad approfondire le tematiche della storia e della cultura di queste terre. E’ oramai consuetudine che gli studenti universitari di differenti percorsi culturali passino per la Biblioteca del Centro Studi Storici prima di avviare una qualsiasi ricerca (storica, ambientale, architettonica, socioeconomica, ecc.) che abbia come soggetto Mestre. Grazie a questa opportunità e al concorso bandito dall’Associazione per le migliori tesi di laurea su Mestre, la Biblioteca vanta una dotazione di tutto rilievo di tesi frutto di studi inediti sulla Città.

dove
Villa Pozzi, Via Gazzera Alta, 46 - 30174 Mestre (Ve)

Telefono: 0418020824

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