L'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti trova origine nel Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone per l'Italia all'inizio del XIX secolo. Venne poi rifondato con l'attuale denominazione dall'Imperatore Ferdinando I d'Austria nel 1838. Con l'unione del Veneto all'Italia, l'Istituto fu riconosciuto di interesse nazionale. La sua configurazione è quella di un'accademia, i cui membri sono eletti dall'Assemblea dei soci effettivi e nominati con decreto ministeriale. Tutte le nomine sono confermate con decreto del Ministro per i Beni e le Attività culturali. L'Istituto, oltre alla ordinaria attività accademica e alle mensili riunioni dei soci, promuove periodicamente manifestazioni di carattere scientifico e umanistico, incontri di studio, convegni, seminari e scuole di specializzazione post laurea e post-doc. L’Istituto Veneto ha stipulato specifici accordi di collaborazione scientifica e di ricerca con le Università di Padova e di Venezia, e con varie Università e centri di ricerca italiani e stranieri. Eroga numerosi premi e borse di studio al fine di incoraggiare le ricerche su temi di carattere sia storico che scientifico. L'Istituto pubblica una rivista trimestrale e varie collane di studi monografici riconosciuti di particolare rilevanza. Inoltre organizza convegni di studio, varie scuole di specializzazione post-laurea e seminari scientifici. In particolare si segnalano le iniziative nel campo della storia contemporanea, delle scienze ambientali e per la conservazione della città e della laguna di Venezia. Conserva una ricca biblioteca e vari archivi tra i quali quello di Luigi Luzzatti. Nel 1999 ha acquisito Palazzo Franchetti prestigioso palazzo gotico sul Canal Grande , che dista solo pochi metri da Palazzo Loredan. Ampiamente ristrutturato tra Otto e Novecento da Giovanni Battista Meduna e da Camillo Boito, è oggi dotato di moderne sale congressi attrezzate con le più aggiornate apparecchiature informatiche e audiovisive.