“Politiche/Poetiche” è il titolo della sesta edizione del “Festival dei Matti” di Venezia, che si terrà nei giorni 29-30 e 31 maggio. Il tema scelto dichiara un auspicio, un’intenzione: ricominciare a snidare quel che resta dei manicomi nelle pieghe dei discorsi, nei saperi diffusi, nei gesti, nelle istituzioni deputate ancora a trattare la follia. Tornare a disfare i nodi delle ideologie che disegnano il volto di ciò che diamo per scontato, scansare questa fattualità inerziale e disperante, ricollocarci nel solco di una storia che qualcuno vorrebbe marginale, e che pure continua a rovesciare l’impossibile e a farlo divenire possibile: la rivoluzione culturale che ha condotto alla legge 180, la comunità possibile del movimento legato a Franco Basaglia, che non smette di restituire cittadinanza, parola, soggettività a chi continua ad esserne amputato perché dichiarato matto da qualche opinione prevalente. Tre giorni di incontri in vari luoghi della città con presentazioni di libri, dialoghi con autori ma anche protagonisti delle battaglie sociali del nostro tempo, e poi reading e spettacoli teatrali ‘dentro la follia’, com’è nella tradizione della manifestazione.