La parola “tessere” nel titolo rimanda ad una visione complessiva dell’immenso patrimonio artistico italiano che viene ricomposto grazie anche agli interventi di recupero effettuati negli ultimi anni portati avanti dal Comando Carabinieri Patrimonio Culturale.
La Mostra, con le sue cinquanta opere di diverse epoche e diverse provenienze è visitabile acquistando il biglietto integrato con quello della visita alle collezioni permanenti del museo (intero € 9,50; ridotto € 6,00), si articola in tre sezioni, la più particolare delle quali risulta essere quella dedicata ai recuperi dei materiali archivistici e librari, azioni spesso sottovalutate ma che hanno visto negli ultimi anni un notevolissimo incremento. Seguono le Artemidi dette in marcia, tre sculture originali provenienti dai musei di Venezia, Napoli ed una terza attualmente in deposito nel Museo Nazionale Romano, recuperata nel 2001 in Svizzera, a loro volta messe a confronto con tre falsi, in marmo, in gesso ed uno appena sbozzato, la cui corretta identificazione causò l’avvio dell’indagine che condusse al recupero.
Il misterioso volto d’avorio, introduce infine alla terza sezione con affreschi, vasi, ed altri frammenti archeologici, molti mai esposti in Italia, e della quale fanno parte i due importanti crateri attici a figure rosse firmate dal ceramografo Euphronios (ca. 515 a. C).