Ne parla Paola Olivieri (consulenza tecnica di Michele Alfinito).
Piero Tosi (Sesto Fiorentino, 1927), geniale costumista, allievo del pittore Ottone Rosai, è autore, in sessant’anni di attività, di rielaborazioni eleganti,raffinate ed innovative che non possono essere dimenticate.
La perfetta coordinazione di acconciature, trucco e costumi, che rappresenta il tocco originale del suo linguaggio artistico, ha saputo trasformare molte “star” cinematografiche di calibro mondiale, interpretando sempre alla perfezione gli intenti dei grandi registi con i quali ha lavorato.
Ad incarnare lo spirito del perfetto sodalizio artistico è in particolare il legame con Luchino Visconti, con il quale ha collaborato in Bellissima (1951), Senso (1954), Rocco e i suoi fratelli (1960), Gattopardo (1963), Ludwig (1974) e molti altri film, ottenendo prestigiosi riconoscimenti (due delle sue cinque “nominations” all’Oscar sono per i costumi del Gattopardo, per cui vince anche uno dei suoi “otto nastri d’argento”, e Ludwig; a cui poi andranno ad aggiungersi anche tre David di Donatello, 1981, 1994 e 2006).
Paola Olivieri, studiosa di storia del costume, avvalendosi anche della proiezione di spezzoni di film, parlerà a Casa Goldoni dell’immenso contributo che questo sapiente artista “del taglio e della foggia” ha saputo dare alla cinematografia mondiale, proponendo interessanti parallelismi con altre importanti figure, come quella di Piero Gherardi (1909 - 1971), colui che con le sue fantasticherie e i suoi personaggi ha reso “visibile” l’incredibile immaginario felliniano.