In un mondo minacciato dall’individualismo, dalla segregazione e dall’integralismo, rivedere alcuni elementi storici, addirittura di quasi mille anni fa, può indicare degli orientamenti atti a rifondare valori sociali, culturali e forse anche economici che ci possono aiutare a non tornare verso un nuovo oscurantismo.
Tutti i valori che aiutano l’essere umano a migliorare se stesso, i suoi rapporti con gli altri e con la natura sono inalienabili. Esistono senza ombra di dubbio valori assolutamente inderogabili: le cure sanitarie per tutti, indiscriminatamente dalla condizione socio-economica di provenienza; il diritto allo studio; il diritto alla giustizia e alla felicità (in senso lato e non solo materiale, considerando anche la gioia di vivere in una natura sana e la fruizione della bellezza). In poche parole il rispetto dei postulati della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU del 1948, compresi tutti i miglioramenti apportati in 62 anni dalla sua pubblicazione.
Questo progetto nasce, per l’appunto, dalla necessità non solo di ricordare la figura di Federico II di Svevia per la sua importanza all’interno dello sviluppo della storia umana, ma di evidenziarne anche la sua attualità, contemporaneità, grandezza e impatto, indipendentemente dalla provenienza geografica. C’è un filo conduttore, una tematica fondamentale, in questo progetto che può essere descritto in una sola parola: rinascita.