Nell'ambito della rassegna SpazioLibri, in collaborazione con la Municipalità di Venezia-Murano-Burano, l'Università Popolare Olivolo presenta 'Report, Venezia sull'orizzonte degli eventi' di Renato Pestriniero, El Squero editore. Introduce Federico Moro. Saranno presenti l'autore e l'editore Davide Livieri.
L’autore ha cominciato a pensare a quest’opera nel 1999. La domanda che si era posto riguardava il passaggio epocale che avrebbe portato il mondo nel nuovo secolo e nel nuovo millennio con tutte le speranze e le paure, le fascinazioni e le miserie allora in progress.
E si chiedeva: in tutto questo marasma socio-politico-tecno-economico dai ritmi febbrili come si sarebbe presentato quell’unicum che si chiama Venezia; come si sarebbe collocata la sua fragilissima anomalia in un mondo tumultuoso spinto da tecnologie che avanzano talmente veloci da divorare se stesse, omologazioni globali derivate dalla frantumazione dei confini, filosofie socio-politiche e di costume che riplasmano il mondo come mai successo prima nella storia dell’umanità? E così l’autore cominciò a scrivere e a fotografare allo scopo di rappresentare la realtà veneziana alle soglie del terzo millennio al di fuori degli schemi e dei cliché. Perché quel sottotitolo Sull’orizzonte degli eventi? Gli astrofisici chiamano così la barriera immateriale che circonda il mistero dei Buchi Neri al di là della quale gli elementi sui quali abbiamo fondato la nostra identità non hanno più valore né significato. Oltre quel limite c’è l’ignoto, nulla è comprensibile, nemmeno lo spazio e il tempo sono gli stessi. Venezia, città dell’Uomo minuscola ma internazionale, unica utopia realizzata, non appartiene solo a interessi particolari ma all’umanità intera. In realtà, all’inizio del terzo millennio essa si trova dinanzi a un orizzonte di imprevedibilità, stritolata tra realtà opposte alla sua natura e filosofie socio-politiche che invocano rivitalizzazione ma provocano sradicamento e degrado.