Manin e Tommaseo, rilasciati dagli Austriaci a furor di popolo dopo due mesi di carcere, vengono portati in trionfo in Piazza San Marco: è il 17 marzo, l’inizio del ’48 veneziano, che culminerà il 22 marzo con la proclamazione della Repubblica.
Napoleone Nani rievoca la scena quasi trent’anni più tardi (1876), nella grande tela della Fondazione Querini Stampalia “Daniele Manin e Niccolò Tommaseo liberati dal carcere e portati in trionfo in piazza San Marco”.
Il Teatro La Fenice la riceve in deposito temporaneo per le Sale Apollinee, a chiusura delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.
La Fenice è la sede adatta ad ospitarlo, per essere stata uno dei luoghi della Venezia risorgimentale, infiammata dalle allusioni patriottiche delle opere di Giuseppe Verdi. La sera stessa della liberazione di Manin e Tommaseo il teatro si era riempito di cittadini con il tricolore.
Per l’occasione, presso le Sale Apollinee, la Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione Querini Stampalia organizzano l’incontro Manin, Tommaseo e la Repubblica veneziana del 1848-49.
Presenti Cristiano Chiarot, sovrintendente del Teatro La Fenice e Marino Cortese, presidente della Fondazione Querini Stampalia, che introdurranno il dibattito.
Interverranno Mario Isnenghi, storico e Babet Trevisan, conservatore del Museo della Querini Stampalia. Modera l’incontro Domenico Cardone, direttore dell’Archivio storico del Teatro La Fenice e curatore della memoria digitale audiovisiva “L’insurrezione del 1848”, proiettata nel corso dell’appuntamento.