Il tramonto dell’Occidente in un appartamento
di New York. L’occasione è banale: due ragazzini
hanno litigato e uno ha spaccato due denti all’altro.
Il dramma sarà epocale (ma esilarante). Coppia contro coppia dunque, ma anche mariti contro mogli, mogli contro mogli, mariti contro mariti, cinici contro idealisti, borghesi contro alternativi, e via distinguendo e accusando, in un carosello di identità parziali e derisorie difese con ogni mezzo.
Dalla pièce della Reza, Il dio della carneficina,
Polanski e i suoi quattro prodigiosi attori fanno
uno scintillante saggio di cinema da camera in cui ogni parola, ogni gesto, ogni impercettibile trasalimento svela e insieme nasconde interi mondi.