Questa orchestra di chitarre nasce dall'amore per le formazioni cameristiche.
Il nome - “la pietra” in bretone - proviene dal mitico faro della Bretagna, un luogo magico ed emozionante, una luce che guida nell'esplorazione musicale. Alcuni anni fa, per le vie di Salisburgo, Roberto Gemo ascoltò una piccola orchestra a plettro.
Da allora ha cercato di unire le sue grandi passioni: da una parte la composizione, lunga ed articolata, fatta di scrittura e disciplina, e dall'altra l'improvvisazione, con la sua spontaneità di esecuzione e la sua sorpresa.
L'attenta cura del dettaglio sonoro negli obbligati e un’estrema libertà nei soli confluiscono in una musica dove pulizia e compostezza sconfinano a volte nell'anarchia. L'incrocio tra la musica classica e quella improvvisata è il punto di partenza verso uno sviluppo continuo, che seguendo questa strada di ricerca confluisce in varie forme di contaminazione, in cui si mescolano gli studi, la personalità, le esperienze e la vita di tutti i giorni.