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liberEsistenze

LiberEsistenze è una mostra d’arte a dieci voci, ed assieme il primo concretizzarsi di un progetto di ricerca – intellettuale ed artistica – sulla memoria del fare applicata alla contemporaneità.

Nato nella cornice di Villa Hériot alla Giudecca, nel Settembre 2012, l’evento – realizzato dall’Associazione rEsistenze e dall’Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Venezia con il Centro Donna e il Centro Culturale Candiani, a cura di Francesca Brandes e Maria Teresa Sega – viene proposto a Mestre in versione allargata. Vi partecipano dieci artiste molto apprezzate, diverse per età e produzione. Due Fiber Artists, Wanda Casaril e Teodolinda Caorlin, operano a partire dal filo, annodato o tessuto, per la realizzazione d’installazioni ed arazzi: mappe cosmologiche, aeree indicazioni di rotta in Casaril; presenze storiche e tracce di memoria, supremo atto d’affetto per la propria città nei lavori di Caorlin, dalla ieratica iconografia. Paola Signorelli, pittrice figurativa dagli accenti iperrealisti, dedica la propria attenzione ad indumenti di uso quotidiano (scarpe, abiti), a significare la presenza assenza dell’umano nella vita di ogni giorno.

L’acquerellista Giulia Pitacco lavora sulla sostanza fenomenologica dell’immagine nel suo farsi, ponendo in luce il senso e la dignità del processo formativo; Arsine Nazarian utilizza invece la porcellana sottolineando – nel suo allestimento tutto dedicato al linguaggio – la rivalutazione del materiale e la sua autonoma forza semantica. Florence Faval, che è anche cofondatrice delle Éditions du Dromadaire, propone nelle sue “opere-oggetto” (assieme sculture, pitture ed incisioni) una considerazione ludica del fare arte vivendo. A queste sei, già presenti in mostra a Venezia, se ne aggiungono altre quattro, residenti in terraferma: Sara Campesan, firma storica dell’arte italiana della seconda metà del Novecento, in particolar modo sensibile al percorso femminile e alla divulgazione di nuove tendenze; Giusi Naletto che rende omaggio alla grande Rina Riva, di recente scomparsa, con una serie di incisioni che – in assoluta autonomia – ne celebrano il messaggio di libertà; Sarah Seidmann, artista cosmopolita, interlocutoria ed ironica, che porta avanti da decenni il proprio “pensiero-progetto” con estrema responsabilità espressiva; Rodica Tanasescu, d’origini romene, ma da molti anni residente a Mestre, espone infine le sue sculture in vetro di grande sintesi plastica (tra cui il Pensieroso dedicato ad Aldo Moro).

In apertura della mostra, sabato 2 marzo alle ore 17.30, un evento: una iniziazione all’arte a partire dal corpo con la performance Oltre, della danzatrice e coreografa Carole Catelain, un omaggio alla danza, all’arte e a Venezia. Il punto di partenza sono i corpi lacerati (dieci fotografie di Maria Teresa Sega di manifesti strappati sui muri di Venezia, 1990) di danzatrici ora scomparse – Marta Graham, Pina Bausch – figure del rinnovamento della danza contemporanea e come tali alla fonte di una conoscenza e di una liberazione del corpo: Carole Catelain dedica a loro la sua danza come richiamo all’integrazione armonica di corpo e mente, e come risposta alla violenza sul corpo della donna di coloro che hanno paura della vita e dell’arte. Tra le due estremità, i corpi lacerati dei manifesti e il grido viscerale di Alexandra Marc (voce registrata, Musica di Zemlinsky, 6° song from Symphonische Gesänge), l’artista propone la sua presenza umana di danzatrice, costruita su tre spazi: “quello del respiro e delle diverse materie che compongono l’interno di un corpo umano, quello che mi è possibile raggiungere con la mia potenzialità di libertà, e un terzo spazio, quello dell’immaginario; si tratta di spazi elaborati in anni di lavoro e di storia personale, iscritti nel qui ed ora dello spazio del Candiani come evento e atto, non oggetto o disegno ripetibile”(musica per corde, percussione e celesta di Béla Bartók, direzione Fritz Reiner, esecuzione Chicago Symphony Orchestra). Lo strappo allora è apertura all’oltre, che lascia intuire mondi possibili, come le opere create dalla mano e dalla mente delle artiste.

information
Ticket: consulta il sito del Centro Culturale Candiani
when
from Mar 2, 13 to Mar 24, 13
SuMoTuWeThFrSa
Time: (pick a date)
where
Centro Culturale Candiani
Piazzale Candiani 7 - Mestre (VE)
Terraferma
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