music
Collettivo /Nu/Thing

Il sito www.nuthing.eu è un sintomo della vitalità della musica oggi, della volontà di inventare nuovi modi di fruirla, di comunicarla e di eseguirla. Nell’era digitale il collettivo /nu/thing nasce e si riunisce attorno a un blog per condividere partiture, scambiarsi idee e progetti, scoprire e far conoscere nuovi autori. Da una cerchia ristretta di amici, tutti compositori, anche se con provenienze musicali diverse ma con un percorso comune di lavoro e ricerca all'estero - Andrea Agostini, Daniele Ghisi, Raffaele Grimaldi, Eric Maestri, Marco Momi, Andrea Sarto - si arriva così ad una discussione pubblica che coinvolge altri settori e altre persone (il blog riceve in media 2000 visite al giorno). C’è un desiderio di rivendicazione e utopia insieme nel loro gesto: “la rivendicazione di un ruolo sociale del fare musica oggi e l'utopia di rompere il circolo vizioso tra produzione, fruizione e discussione, riportando in vita una comunità di ascolto e una comunità di pensiero”. A loro il Direttore Ivan Fedele ha lasciato carta bianca per la programmazione di un concerto (6 ottobre, Ca’ Giustinian, ore 15.00) che hanno composto, coerentemente, come una sorta di playlist a dodici mani, dove elettronica, voce e video sono parte integrante, se non addirittura il motore. “Le scelte dei brani – affermano - si basano su due linee guida. La prima, nell'ambito dell'effettivo strumentale e vocale: presentare opere forti, di personalità giovani e importanti che vogliamo promuovere; la seconda: toccare il tema del popolare in musica, o meglio della scrittura trasversale che accomuna musica colta e musica popolare. La playlist diventa allora vero e proprio zapping, annullamento delle distanze: si può seguire un percorso che va da Usavich fino a Clearing I, passando con leggerezza e drammaticità attraverso il folclore evocato da Casale, l'essenzialità divertita di Swithinbank e Steen-Andersen, la voce sublimata nei brani di Cifariello Ciardi, la fusione di video e quartetto in Murat, la fattura più strettamente classica di De León, il grido a squarciagola di Ireland”. Il concerto mette curiosamente in campo, fra un brano e l’altro, i corti animati di Usavich, distribuiti da MTV in tutto il mondo, in cui si raccontano le vicende di una singolare coppia di conigli imprigionati in Unione Sovietica, e dove ogni azione è accompagnata dalla musica, dalle pulsazioni beat jazz che fanno da colonna sonora alla conclusione di ogni episodio con il corale di Bach Jesu bleibet meine Freude. Il gruppo di compositori invitati - Kristian Ireland, Emanuele Casale, Valerio Murat, Chris Swithinbank. Simon Steen-Andersen, Aurelio Edler-Copes, Mario Diaz de León - sono tutti trentenni provenienti da ogni lato del globo. Apre e conclude il concerto Fabio Cifariello Ciardi, con due brani complementari che utilizzano i discorsi di Blair e Obama per “smascherare l’opaca natura musicale della retorica politica attraverso la puntuale trascrizione strumentale dei ritmi e delle inflessioni di voci che hanno fatto e stanno facendo la Storia” (F. C. Ciardi). Ad eseguire la playlist del Collettivo /nu/thing Igor Caiazza, ottimo percussionista che lavora sul duplice fronte della musica colta (diretto da Barenboim, Abbado, Chung, Muti) e della musica jazz, il soprano Laura Catrani, più volte apprezzata alla Biennale Musica e il Quartetto Maurice, fondato nel 2002.

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Ticket: consulta il sito della Biennale
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Ca' Giustinian
San Marco 1364/a - Venezia
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