Il concerto interamente affidato alla viola solista di Christophe Desjardins (8 ottobre, Ca’ Giustinian, ore 15.00), già membro dell’ensemble InterContemporain, propone Sequenza VI per viola di Berio, che Desjardins ha anche inciso per la Deutsche Grammophon, e Partita I per viola ed elettronica di Philippe Manoury, stimolato a scrivere sul rapporto tra liuteria elettronica e strumenti acustici dallo stesso Desjardins. Considerate la biografia artistica di Berio, esempio dell’’approccio ri-creativo che il compositore instaura con la tradizione, le Sequenze sono, con Sinfonia, fra le sue opere più popolari. Composta nel ’68, Sequenza VI è, come ha scritto il critico Lorenzo Arruga, “una storia di conquista e di riscatto. Protagonista la viola, anzi il violista, che decide di compiere con il suo strumento, nella storia un po’ mite e sottomesso, le grandi imprese che solitamente sono concesse ai più solfurei e accreditati violinisti”.