Di grande successo è infine il versatile ensemble di solisti Accroche Note, nato attorno al soprano Françoise Kluber e al clarinettista Armand Angster, che grazie alla flessibilità di organico ha potuto affrontare i brani più diversi di musica contemporanea, ma anche cimentarsi nell’improvvisazione jazzistica come di altre tradizioni, affrontando un repertorio amplissimo che dagli autori post-weberniani sconfina nel folk, nel jazz e in tutta la musica improvvisativa. Il programma per la Biennale (12 ottobre, Ca’ Giustinian, ore 20.00) scorre dalle musiche dell’artista multimediale, performer e compositore Pierre Jodlowski, che lavora sull’intersezione tra teatro danza musica elettronica video, alle sonorità metalliche di Yann Robin, cresciuto in seno all’Ircam, passa attraverso le voci remote di ascendenza trobadorica della Saarihao che da Lohn è partita per costruire la sua prima opera, L’amour de loin, e approda sulle note di Ultimos movimiento dell’argentino Luis Naon.