Il Governo della Costa d’Avorio, tramite il Ministero della Cultura e della Francofonia, partecipa alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia, una prima assoluta non solo per la Costa d’Avorio, bensì per tutti i paesi dell’Africa occidentale. Anche la Nigeria è alla sua prima partecipazione.
Gli appassionati di arte primitiva riconoscono alla Costa d’Avorio il carattere di una terra di maschere e statue. Il paese, infatti, ha almeno cinque scuole e stili di sculture tradizionali, tra cui le emblematiche maschere Dan, Guéré, Sénoufo, Baoulé e Gouro, che hanno ispirato vari inventori dell’arte moderna occidentale. Per contro, la creazione plastica contemporanea ivoriana è ancora poco nota. In un momento in cui la Costa d’Avorio si affranca da oltre un decennio di crisi (1999-2011), il padiglione ivoriano intende far conoscere meglio il talento e la genialità degli artisti del paese, sottolineando che la creatività e i valori culturali sono destinati a rivestire una rilevanza crescente nella vita nazionale.
Sotto il titolo generale Tracce e segni, il Padiglione della Costa d’Avorio esporrà le opere di quattro artisti:
- Frédéric Bruly Bouabré;
- Tamsir Dia, pittore;
- Jems Koko Bi, scultore;
- Franck Fanny, fotografo.