Proiezione con accompagnamento dal vivo al pianoforte del M.o Antonio Coppola
Una collaborazione dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti con Ve.La.
Il film è reso disponibile per gentile concessione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale
Il Ponte dei Sospiri di Domenico Gaido (1921), tratto dal romanzo di Zevaco è un serial che non ha eguali per durata, profusione di mezzi, complessità della trama e dell'ordito narrativo nel cinema italiano realizzato tra la fine della guerra mondiale e l'avvento del sonoro.Il film, composto da quattro episodi, per una lunghezza complessiva di 6.851 metri (La bocca del leone, La potenza del male, Il dio della vendetta, Il trionfo d'amore) riusciva a bloccare la programmazione di una sala per molte settimane.Ogni episodio costituiva, da solo, il programma di proiezione di una sala dell'epoca e veniva sostituito con l'episodio successivo una volta esaurito lo sfruttamento economico del precedente.Il Ponte dei Sospiri è stato l'unico film italiano degli anni venti - il periodo del collasso e affondamento della nostra cinematografia - che ha goduto di un enorme successo nel mercato interno e nel mercato europeo dove è stato distribuito in molti paesi dal Portogallo, all'Olanda all'Unione Sovietica. In Italia è stato riproposto al pubblico lungo tutti gli anni venti e all'inizio degli anni trenta se ne è tentata una versione sonora e musicata. Il film celebrato dalla critica dell'epoca per la ricostruzione cinquecentesca, la ricchezza e complessità della trama, della ricostruzione dei costumi, dell'ambientazione negli esterni veneziani, mai osservati dal cinema in tutta la loro varietà di luoghi e ambienti e nella loro sfolgorante bellezza, noti e sconosciuti ha goduto di un eccezionale restauro filologico effettuato dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia /Cineteca Nazionale che gli ha restituito tutte le sue didascalie, la quasi totalità delle scene (molte erano state soppresse dalla censura per l'audacia linguistica e la violazione del comune senso del pudore) e i suoi colori originali.Si tratta di un capolavoro del cinema muto che giunge allo spettatore di oggi in tutto il suo splendore, di un evento unico, finora rappresentato in pubblico una sola volta a Roma nel 2013 che gode della straordinaria performance e talento musicale del maestro Antonio Coppola. Il maestro Coppola oltre ad aver composto le musiche regala con la sua performance appassionata un valore aggiunto alla proiezione di cinque ore che renderà la serata indimenticabile.