Al Teatro a l'Avogaria la nuova scena teatrale italiana: Pirandello, Piaf, Schnitzler. Il dramma umano attraverso la storia, dalla prima guerra mondiale all'immigrazione dei giorni nostri, ma anche la follia della televisione.
Sei incontri organizzati dall’Associazione Teatro a l’Avogaria che fino al 15 dicembre 2015 propone alcuni fra gli spettacoli più interessanti della nuova scena drammaturgica nazionale.
La Grande Guerra vista con gli occhi delle donne, la signorina Else di Schnitzler e le dure condizioni degli stranieri internati nei Centri di Identificazione ed Espulsione. Ma anche il capolavoro pirandelliano 'L'uomo dal fiore in Bocca', una feroce satira sul mondo della televisione e l'omaggio all'icona della canzone francese Edith Piaf. Sono questi i temi dei 'Martedí dell'Avogaria', rassegna teatrale che presenta a Venezia sei fra gli spettacoli più interessanti della nuova scena drammaturgica nazionale.
L’Associazione Teatro a l’Avogaria, nasce nel 1969 dalla passione e dalla tenacia di Giovanni Poli, già fondatore del Teatro Universitario Cà Foscari di Venezia, e dagli esordi si pone come laboratorio di ricerca che coniuga un metodo d’improvvisazione teatrale tra la Commedia dell’Arte e le Teorie dell’Avanguardia. In più di quarant’anni di attività ha prodotto oltre sessanta spettacoli tra cui la “Commedia degli Zanni” rappresentata con successo sui più importanti palcoscenici internazionali. Riconosciuta come uno dei centri di formazione professionale di riferimento nel Triveneto, ogni anno organizza corsi, dedicati ad appassionati e professionisti, su discipline quali recitazione, Commedia dell’Arte, dizione, storia del teatro, canto, tecnica dell’interpretazione.