Testo di Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese
con Daniele Berardi, Carlo Properzi Curti, Giacomo Salzillo,
Sara Tamburello, Matteo Zandonà,
musiche di Federico Pelle,
scene di Carloalberto Piccoli,
luci di Sergio Baldin,
assistente alla regia Anna Farinello,
regia di Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese.
Qual è il modo migliore per mettere in scena uno spettacolo? Qual è il genere più gradito dal pubblico?
Un regista ed un autore teatrale vogliono provare a rappresentare uno stesso testo in tre modi diversi, così da capire quale sia il più attuale ed azzeccato.
Si tratta di inscenare un testo degli anni Trenta, ma come? Come commedia, dramma o farsa? È possibile realizzarlo seguendo tutti e tre i generi? Durante queste tre versioni di prove emergono in modo divertente, oltre alle caratteristiche specifiche di ogni mise en scène, le fragilità degli attori, l’autoritarismo del regista, le difficoltà intrinseche all’allestimento di uno spettacolo, e l’inevitabile conflitto fra le “primedonne”.
Il tutto è pervaso da una forte comicità e già dal dramma vengono evidenziati i risvolti demenziali del mestiere dell’attore; con la farsa si raggiunge l’apoteosi del non-sense. Gli attori preferiscono le farse è una commedia brillante ricca di humor il cui testo richiama e ammicca a Rumori fuori scena di Michael Frayn e Il dramma, la commedia e la farsa di Luigi Antonelli.