mostre
Dalle collezioni della Gondola: nuove acquisizioni

Filo conduttore della ricerca espressiva della Gondola del primo decennio fu senz'altro Venezia. Non è un caso che i due volumi fotografici “Venise a fleur d'eau” di Fulvio Roiter (1954) e “Venise des saisons” di Gianni Berengo Gardin (1965) fossero tra i primi grandi successi editoriali del dopoguerra.

In entrambi veniva raffigurata una Venezia diversa dagli stereotipi ereditati dalla grande tradizione degli ateliers ottocenteschi, dediti soprattutto ad accontentare una clientela internazionale che immaginava una città sognata, porta dell'Oriente, in preda ai residui languori di un passato splendore. Roiter e Berengo avevano assimilato, ognuno secondo il personale stile, la lezione del fondatore del Circolo, Paolo Monti. Trascurando del tutto la visione sublime, Monti aveva indicato ai soci nuovi percorsi: la città nascosta, labirintica e oscura ma nel contempo pulsante di una vita che in virtù dell'eccezionale situazione architettonica esprimeva comportamenti del tutto originali. Non c'era la pulsione neorealista che tardivamente il mondo amatoriale, e non solo quello, aveva fatto propria andando alla scoperta di un'Italia negletta che, specie al Sud, affiorava in tutta la sua drammatica evidenza; Monti aveva mantenuto le distanze dalla “sbracata retorica del verismo” di un fare fotografico che, pur considerando una realtà effettivamente esistente, ne forniva spesso una versione populista e superficialmente consolatoria, senza andare alla radice delle cause. Fu così che la Gondola si pose in modo equidistante dalle velleità formalistiche che la Bussola andava propugnando ma anche dalla fotografia “sociale” che, in tutta onestà intellettuale, per qualche tempo era stato l'indirizzo del Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia. Questo modus operandi fu felicemente chiamato “realismo lirico” e connotò non solo i soci della prima ora ma si estese anche alle successive leve, almeno sino a tutti gli anni '60. La presente mostra propone alcuni autori, tra i meno famosi, recentemente entrati con le loro opere a far parte dell'Archivio Storico; abbiamo tratto una ristretta scelta d’immagini aventi come soggetto prevalente Venezia. S’inizia con Laura Martinelli Stroili, socia della prima ora assieme al marito Leonardo, si prosegue con Maria Sartori, Giuliano Tramontini e Carlo Trois e si conclude con Gaetano Gabbia che fu socio sino alla metà degli anni '60. Abbiamo aggiunto anche le opere di un non socio della Gondola, Luciano Regini, che pur vantando ascendenze tipicamente veneziane (il nonno, gondoliere “de casada”, si era trasferito a Roma alla corte di re Vittorio Emanuele III) era nato nella capitale e vissuto fuori della città lagunare per molti anni. Tuttavia anche in Regini può essere riscontrata quell'osservazione tipicamente veneziana che, per sua stessa ammissione, si rifaceva in parte alla lezione di Gianni Berengo Gardin e più in generale della Gondola. Dalle fotografie di questi autori affiora chiaramente il registro più congeniale del Circolo, quel morbido lirismo cui si accennava nell'assunto iniziale, espresso in forme ineccepibili sotto il profilo tecnico ( eccezionali i toni alti dello stampatore Bolognini per Laura Martinelli..) e che, nonostante gli anni trascorsi, mantiene intatta quell'aura irripetibile della città di allora ammantata in molte immagini di toni quasi fiabeschi. La Gondola, forse con una punta di “crudeltà “verso gli attuali residenti, ha voluto proporre questa Venezia da confrontare con il degrado del presente; una scelta che ci è sembrata quasi necessaria, affinché, pur nella limitatezza della narrazione fotografica, la testimonianza di quei tempi tornasse viva nella memoria e, nei limiti del possibile, stimolasse in qualche modo la ricostituzione di quel tessuto connettivo, quell'osmosi di sapere e di tradizione che è alla base di ogni “polis” riconosciuta e che, per quanto ci riguarda, sembra oggi irrimediabilmente perduta.

Manfredo Manfroi

dettagli
Biglietto: ingresso libero
quando
dal 10/05/11 al 31/05/11
DoLuMaMeGiVeSa
Orario: (scegli la data)
dove
Cassa di Risparmio di Venezia
Campo San Luca, San Marco 4216 - 30124
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