FRANCESCA D’ESTE NARRA L’ESODO DI VENEZIA PER 'RACCONTI ANIMATI'. Uno spettacolo tra ricerca storica, narrazione e musica per parlare delle trasformazioni urbanistiche del dopoguerra e delle persone che le vissero.
L’urbanistica organizza il territorio, ma le città sono abitate da uomini, e – come scrive Italo Calvino – “le città costruite dagli uomini hanno gli stessi difetti degli uomini”. Si ispira alla grande trasformazione urbanistica che attraversò Venezia nel dopoguerra “IL RACCONTO DEL VILLAGGIO”, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Francesca D’Este per la compagnia Questa Nave.
E' l'ultimo appuntamento di 'RACCONTI ANIMATI', l'iniziativa che la Municipalità di Mestre Carpenedo propone in Piazzetta Viani a Mestre (laterale di Via Manin) con il sostegno del salone Leo Top Styling e di Ma.Lu.Sa. Estetica e Benessere.
Il Villaggio del titolo è Villaggio San Marco, quartiere della terraferma veneziana. Il racconto però non è la storia di un quartiere popolare, ma è quella dei quartieri popolari, di come si sviluppano per necessità e come influenzano la vita di chi li abita, un’esperienza comune a molte città italiane che hanno visto uno sviluppo urbano improvviso grazie alla legge Fanfani. “Lo spettacolo – spiega Francesca D’Este - descrive in qualche modo una vicenda esemplare dell’Italia del secondo dopoguerra. Chi veniva da Venezia si trasferiva da una “metropoli”, chi veniva dalla campagna si trasferiva in una “metropoli”; cambiavano l’impatto visivo, i riferimenti, le abitudini, la velocità”.
Ne “IL RACCONTO DEL VILLAGGIO”, la ricerca storica unisce la narrazione alla musica: si raccontano i fatti e si cantano le emozioni degli eventi, con i testi delle canzoni popolari veneziane che negli anni '70 Luisa Ronchini fece conoscere, intrecciando alla storia il vissuto personale dei molti italiani che vissero le trasformazioni di quegli anni. “Centinaia prima, migliaia di persone poi – continua Francesca D’Este - provenienti da diverse esperienze abitative, da diverse zone, da diverse culture, si sono scontrare, incontrate, conosciute, battute. Ci sono i genitori, che rimpiangono la vecchia casa, e i figli che neppure se la ricordano. Ci sono i contadini e gli operai che diffidano gli uni degli altri, e c’è il bisogno di servizi, che nei nuovi quartieri accomuna presto e tutti. Un’epopea, si potrebbe dire, come il Far West dei cow boy. Di certo, una emigrazione forzata”.
“IL RACCONTO DEL VILLAGGIO” è un pezzetto di storia dell’edilizia popolare del dopoguerra. Viene raccontato il progetto urbanistico, ma anche l’incontro/scontro delle persone con le case, le strade e ciò che trovano quando entrano nelle nuove abitazioni: fango, servizi inesistenti, viabilità impossibile. A distanza di tempo gli esiti sono talvolta comici: si ride, ma ci si riconosce. Si racconta anche del rapporto, talvolta inestricabile, che lega Venezia centro storico con la sua terraferma: “Un enorme Comune – conclude D’Este - con più di dieci nomi - molti centri, molte piazze, quindi molte storie che si sono intrecciate a causa della Storia, ma che non possono fare a meno di mantenere la loro specificità”.
In caso di maltempo lo spettacolo verrà rimandato a sabato 15 ottobre.