Two in One è un progetto che nasce immaginando le suggestioni visive che scaturiscono dall’incontro tra i lavori e le estetiche di due artisti. Il programma si coniuga in una serie di mostre e residenze temporanee durante le quali una coppia di artisti condivide il luogo di lavoro e uno spazio espositivo. Two in One Project è perciò un laboratorio curatoriale aperto, che indaga e approfondisce le dinamiche che si sviluppano all’interno di un modulo minimo di aggregazione artistica. In ogni appuntamento artisti e curatori vivono a stretto contatto tra di loro, lavorando ad un progetto a più voci attraverso il quale indagare le relazioni percettive ed estetiche che si sviluppano accostando le due ricerche artistiche e così registrare il processo che conduce alla produzione dei lavori.
Ideato da Matteo Efrem Rossi e realizzato da Eventi-Arte-Venezia, il progetto è presente da due anni nella città di Venezia grazie al contributo di vari enti profit e no-profit tra i quali: A plus A | Centro Espositivo Sloveno, Marcopolo System e Assessorato alle Politiche Giovanili e Pace del Comune di Venezia
Two in One Project propone, nel suo terzo appuntamento, un’esposizione che coinvolge e mette in relazione due campi differenti dell’immagine: la grafica e la fotografia. Daria Tommasi e Rachele Maistrello sono state invitate a partecipare alla terza residenza del progetto che si è tenuta nel mese di aprile a Massimeno (TN), un piccolissimo comune situato nelle immediate vicinanze del Parco Naturale dell’Adamello-Brenta.
La tematica individuata dai curatori per questa terza residenza è stata quella del Bosco, e di come la figura umana si relaziona a questo particolare ambiente. La selva da sempre è stato un luogo ambivalente per l’uomo; in esso ci si rifugia per trovare calma e serenità ma al contempo è spazio popolato da misteri e inquietudini ataviche. Come possono vivere questo ambiente due artiste contemporanee? Quali aspetti emergeranno dai loro lavori? Durante la residenza, le du! e artiste hanno lavorato a stretto contatto ad una elaborazione preliminare di idee e alla produzione di materiali sulla scorta di alcune suggestioni date dai curatori. Le riflessioni e le immagini che le artiste hanno maturato nello spazio e nel tempo limitato della residenza sono state successivamente sviluppate in maniera autonoma, rielaborando secondo i diversi approcci estetici le suggestioni che la settimana di residenza aveva alimentato. Il risultato di questa insolita ricerca è presentato attraverso un’esposizione negli spazi espositivi della A PLUS A dal 24 al 30 aprile 2012.
La mostra è corredata da un approfondito catalogo (grafica – Marta Maldini) che documenta le fasi della residenza e i lavori sviluppati dalle artiste, oltre ad accogliere i contributi testuali delle curatrici ed un intervento per immagini di Matteo Efrem Rossi.