Gianna Abbastanzi, segretaria di un avvocato per centomila al mese, è stanca: il datore di lavoro la sfrutta ignobilmente; il fidanzato Claudio si nasconde appena sente suonare il campanello d’allarme di una gravidanza che non
ci sarà; la famiglia le impone una routine miserabile.
Assistendo a una squinternata opera dell’assessore
Tarcisio Monti su Giovanna d’Arco,Gianna si muta in Giovanna, propone la partenza per la metropoli, poi si ferma a Ravedrate (in alta Lombardia) per frequentare il corso da
vigile urbano. Promossa come prima della classe,
intraprende una campagna di moralizzazione della cittadina, applicando rigidamente tutti i regolamenti.
Storia comica ben confezionata con il ritmo dell’avanspettacolo anni ‘50. Steno lascia a ognuno
lo spazio che gli è più congeniale e Mariangela
Melato spicca su tutti.