Pubblicato nel 1978, 'La vita istruzioni per l'uso' è un meccanismo ingegnoso e divertito che ha coinvolto lettori di ogni paese. Il libro è ambientato in un palazzo parigino, dove si affollano innumerevoli personaggi, sullo sfondo di avventure, delitti, peripezie. Un libro, come scrisse Italo Calvino, sospeso tra pietas e gioco.
“La vita di un palazzo parigino: gli inquilini, gli oggetti, le azioni, i ricordi, le sensazioni, le fantasticherie. La vita istruzioni per l'uso è una geniale combinazione di storie tra ironia, tragedia e poesia. Un capolavoro del Novecento. I cataloghi, le descrizioni, il racconto delle cose inanimate: questo aspetto è una caratteristica del libro e una ragione del suo fascino (uno dei capitoli più suggestivi, il 74, è l'evocazione d'un mondo sotterraneo che s'estende sotto le cantine, nelle viscere della terra), ma certo la sua presa di lettura sta nell'altro aspetto: il libro brulicante di storie, d'avventure, di delitti, d'indagini poliziesche. Non per nulla nel frontespizio dell'edizione francese sotto il titolo La Vie mode d'emploi figura la dicitura 'Romans': 'romanzi' al plurale. Ogni appartamento dello stabile cela un mistero, un dramma, una peripezia che si dirama nelle più esotiche contrade del mondo o trae origine in epoche remote. Le cento stanze diventano le 'Mille e una notte'.”
Conferenza di Piero Falchetta (Biblioteca Nazionale Marciana) sul romanzo di Georges Perec, 'La vita istruzioni per l’uso'. Saluto di Maurizio Messina (Direttore della Biblioteca Nazionale Marciana).