Overplay focalizza in modo interdisciplinare il rapporto tra arte e crisi. Partendo da una ricognizione storica della storia dell’arte (Caporali, Correggio, Jordaens, Guardi, Rousseau, von Stuck, Schifano, Vedova, Santomaso) l'esposizione accompagna verso la “criticità del senso” presente nell’installazione di Emiliano Bazzanella, ove l’iPad diventa la voce inquietante di infinite domande senza risposta create da un software, oppure verso tentativi di fuga, ribellione, sublimazione immaginaria e riconversione, presenti in un folto gruppo di importanti artisti contemporanei.