Il pianista armeno Tigran Hamasyan, classe 1987, pur molto giovane, è già famosissimo in tutto il mondo. Segnalato da Herbie Hancock e Chick Corea come una promessa del jazz, sa coniugare abilmente musica classica e jazz, tradizione ed innovazione. Vincitore di premi internazionali assai prestigiosi, Tigran sì è recentemente trasferito a New York. Ha suonato con Pierre Michelot e Daniel Humair, Dhafer Youssef e Lars Danielsson, pubblicando il suo primo album da leader nel 2006, in quartetto con il sassofonista Ben Wendel. É dell'anno successivo «New Era», nella classica formazione del trio con contrabbasso e batteria. Nei suo terzo lavoro, «Red Hall», inciso con il gruppo Aratta Rebirth, riesce a mescolare con grande perizia jazz e rock alla musica popolare armena, così come in «EP No. 1», lavoro sospeso tra jazz, elettronica e rock, testimonia la sua passione per l'avanguardia sperimentale. In attesa che venga pubblicato un suo nuovo lavoro in quintetto, Tigran presenta a Venezia «A Fable» (Verve), album di pianosolo del 2011, in cui affianca composizioni originali a brani del folklore tradizionale del suo paese sapientemente rielaborati, ma anche a raffinate interpretazioni di standard del jazz, fra cui una riuscita Someday my prínce will come.