Il dotto Jacopo Morelli, esponente dell’ultima stagione dell’età dei Lumi, nacque a Venezia il 13 aprile 1745 da Pietro Antonio e da Caterina Buonvicini, entrambi provenienti dalle rive del lago Ceresio. Vestì l’abito ecclesiastico di abate e ottenne l’incarico di curatore della Libreria di San Marco grazie alle sue competenze nelle lingue antiche e alla conoscenza dei codici manoscritti. Vasta la corrispondenza che egli tenne con studiosi di tutta Europa, molteplici gli argomenti eruditi di cui si occupò, profonda la conoscenza che egli ebbe delle collezioni librarie veneziane, gravose le sue incombenze in anni che videro succedersi governi diversi e rivolgimenti nelle proprietà dei beni artistici ed ecclesiastici. Jacopo Morelli resse la Biblioteca della Serenissima oltre la fine della Repubblica, e sino alla propria morte, avvenuta il 5 maggio 1819. Attraverso la lettura dei documenti e della corrispondenza il volume tratta della famiglia Morelli a Morcote e Casaccia (Laura Luraschi Barro), ripercorre la biografia dell’abate (Alessia Giachery), delinea la figura del Morelli sia nel ruolo di Custode della Libreria di San Marco (Stefano Trovato) sia nella veste di erudito antichista, di conoscitore e autore di studi sulle belle arti (Susy Marcon).