E' un evento inteso come momento di confronto e di evoluzione tra sette artiste provenienti dalla Cina, dalla Svezia, dalla Gran Bretagna, dalla Francia, dagli Stati Uniti e dall'Austria.
La mostra intende offrire allo spettatore una panoramica che sintetizza l'eterogenea pluralità degli stimoli proposti dalle artiste – espressi sia nello stile figurativo che nell'astratto – in linguaggi di singolare identità, che rielaborano in modo intimo e personale nozioni ed esperienze condivise, dando identità alle loro problematiche esistenziali, politiche, etiche, sociali e culturali, e allo stesso tempo definendo il loro ruolo di artista.
L’evento espositivo si svolge al piano nobile del palazzo Albrizzi ed è strutturata in un percorso di quattro sezioni in base ad un criterio prevalentemente tematico che viene affrontato attraverso una visione creativa e trans-stilistica. Considerando i limiti imposti dallo spazio espositivo nell'offrire soluzioni a sostegno dell'interattività, la metodologia curatoriale è impostata principalmente sul potere comunicavo dell'opera d'arte stessa. Come metodo efficace per raggiungere la massima interattività tra l'oggetto-soggetto artistico e il pubblico si è pensato di ampliare gli attuali confini dell'arte visiva introducendo una serie di incontri, a partire da quello inaugurale, dove la presenza della curatrice e delle artiste sarà affiancata da una serie di performance teatrali, musicali e di relazioni critiche per attivare ulteriori canali di comunicazione con il pubblico facilitando così il loro contatto con le opere.