Proiezione del film 'Amores perros'. Regia di Alejandro González Iñárritu.
Interpreti: Emilio Echevarria, Gael García Bernal,
Goya Toledo, Álvaro Guerrero, Vanessa
Bauche
Or. Messico, 2000 durata 154’,
V.M. 14
Nomination all’Oscar come miglior film
straniero (2001)
In una caotica Città del Messico, a partire da un
incidente automobilistico si intrecciano tre diverse
storie...
Come Tarantino, meglio di Tarantino. A trentasette
anni Alejandro Gonzalez Iñárritu debutta con
un film che potrebbe sembrare un Pulp Fiction alla
messicana se Amores Perros, una lista impressionante
di premi vinti nei festival di mezzo mondo, non
fosse per molti versi il rovescio esatto dell’operazione
compiuta dall’enfant prodige americano.
Tutto impaginato con mano esatta e insieme frenetica
mescolando cani e pistole, allusione all’attualità
e impennate mélo, gambe amputate e arene
grondanti di sangue come in Gladiator. Magari
Iñárritu, almeno per ora, è più bravo nelle scene
d’azione che nei chiaroscuri psicologici. Ma nell’insieme
Amores perros, limato dal romanziere
Guillermo Arringa in trentasei stesure diverse, brilla
per forza, ambizione, capacità di trasfigurare la
realtà in mito. (Fabio Ferzetti in Il Messaggero, 2
marzo 2001)