Luigi Rizzetto irradia la sua Arte di aree tipiche del Surrealismo diventando elementi per esplorare la figurazione d’oggi.
L’artista indaga la profondità dell’animo umano, analizzando quell’elemento che scandaglia e fa uscire l’inconscio, ossia il sogno. Uno stato all’interno del quale irrealmente o illogicamente si creano, lungi dalla realtà, immagini e percezioni. Non solo Surrealismo, ma anche arie metafisiche s’intrecciano in paesaggi onirici suddivisi tra soavità e realtà. Dunque avanguardie contemporanee che si uniscono a una tradizione veneta che dal Quattrocento è intrisa da colore e luce.
Nature silenti, fiori, donne che cercano una libertà di pensiero e fisica, figure dalla connotazione possibile e impossibile costituiscono una ricerca attraverso la quale Rizzetto si pone in un’Arte mai ferma perché ricca di costanti spunti evolutivi.