Paola Martina con la sua arte indica che la figurazione è ancora viva. Il suo occhio di pittrice è simile al fotografo che riesce a imprimere nella pellicola l’inquadratura migliore. Giochi geometrici naturali si personalizzano durante le pennellate su tela. Atmosfere rarefatte richiamano una pittura Toscana dei secoli 1300 e ‘400. I colori della tradizione veneta sono poco presenti per situazioni oniriche e quasi impalpabili.
Abile nell’incisione e in tecniche affini, ha appreso da Magnolato la vera essenza di un’arte che deve essere vissuta in prima persona per avere i propri effetti. Un misto tra riflessione e passione per una conduzione sempre presente.