Quando la pittura s’incontra con la cucina i risultati possono essere a volte sorprendenti. E sorprendete è sicuramente la vicenda di Toni Vianello, giovane allievo dell’Accademia di Belle Arti di Venezia che un giorno, assieme ad un amico, decide di mollare tutto e andare a lavorare in un ristorante di Londra. Lavori umili all’all’inizio, poi la possibilità di trasferirsi a Parigi come aiuto cuoco al seguito del suo chef francese. Appresi i segreti del mestiere, dopo qualche anno, Vianello decide di aprire un’osteria al Marais che presto trasforma in un piccolo ristorante frequentatissimo da illustri artisti e intellettuali. Cucina e pittura procedono assieme, sino a che uno dei suoi clienti-amici, l’artista spagnolo Miquel Barcelò, nel 2004, decide di portarlo con sé a Ginevra come assistente (e anche cuoco personale) per l’opera di decorazione dell’imponente cupola della Sala delle Assemblee dell’Unesco. Dopo questa esperienza, Vianello decide di dedicarsi a tempo pieno alla pittura: lasciato il ristorante parigino, si rintana nel suo atelier, dove prepara tele e colori come un tempo e mette in scena quello che meglio conosce e ama, ortaggi, frutta ed animali: nature morte-vive di grande suggestione materica e cromatica, corpose, golose, “sporche”, quasi surreali… Toni Vianello è anche autore di successo di libri di cucina, dedicati in particolare alla tradizione veneta. Nato a Portogruaro (Ve) nel 1950, vive e dipinge tra il Veneto, Parigi e Capoverde.
Rassegna a cura di Emanuele Horodniceanu