Proiezione del film 'Sinfonia d’autunno'. Titolo originale Höstsonaten. Regia di Ingmar
Bergman. Interpreti Ingrid Bergman, Liv
Ullmann, Lena Nyman, Halvar Björk,
Marianne Aminoff
OR. Germania/Svezia/
Francia, 1978 Durata 93’
David di Donatello come migliore attrice
straniera (I. Bergman e L. Ullmann) (1979)
Dopo aver sacrificato i doveri materni alla carriera,
una celebre pianista torna a casa e si misura
con la maggiore delle due figlie che è afflitta da
un forte complesso di Elettra.
Scrive Bergman: «L’idea di lavorare con Ingrid
era vecchia, ma non si trova all’inizio di questa
storia. L’ultima volta l’avevo incontrata al festival
di Cannes in occasione della proiezione di Sussurri
e grida. In quell’occasione mi ficcò in tasca
una lettera, in cui mi ricordava la mia promessa
di fare un film insieme». È ovvio che per Ingrid
Bergman Sinfonia d’autunno fu una coraggiosa
e piacevole sfida: per la prima volta, da anni,
tornava a recitare in svedese e all’interno di un
cinema più intimista di quello cui Hollywood
l’aveva costretta. Bergman voleva che i suoi
personaggi facessero ciò che lui ha sempre fatto
nei suoi film, voleva cioè che diventassero, a
loro volta, creatori. Nel finale, semplicemente
toccante, Eva tenta di riconciliarsi con Charlotte
scrivendole una lettera e affidandola a Viktor
per spedirla; sarà la stessa lettera con cui Ingrid
Bergman gli si offrì come interprete? Quando
c’è di mezzo Bergman la vita e l’arte si influenzano
a vicenda in un intrico senza fine.