conferenze e convegni
Pina Bausch

Presentazione del libro «Pina Bausch» una santa sui pattini a rotelle di Leonetta Bentivoglio. L’autrice è presente, assieme a Franco Bolletta,responsabile artistico e organizzativo delle attività di danza della Fondazione Teatro La Fenice

Più di cinquanta libri dedicati a lei e poi tutta la memoria magnetica, video e film, dei suoi spettacoli, il documentario firmato da Wim Wenders: che altro c’è da dire di più di Pina Bausch? Molto e lo dimostra il piccolo ma ricco libro a cura di Leonetta Bentivoglio Pina Bausch. Una santa sui pattini a rotelle (Edizioni Clichy, pagg. 143, euro 7,90) che della coreografa e danzatrice tedesca diventò amica dopo aver seguito il suo lavoro da giornalista e da critica (un 'ruolo', si capisce dalle pagine, che non le piace, ma in questa veste ha già firmato diverse e interessanti monografie sull’artista). Si parte dal primo incontro, avvenuto alla fine degli anni Settanta, a Wupperthal, la città dove Pina dirigeva dal ‘73 la sua compagnia di ballo, per lo spettacolo Blaubart . Già giornalista e saggista, autrice di inchieste sulle tecniche della danza moderna e in particolare sul rapporto con la 'liberazione' del corpo femminile, Leonetta Bentivoglio ne subì, come racconta, «un sortilegio senza scampo». Da questa scintilla, il libro ripercorre vent’anni del teatro-danza di Pina Bausch in un racconto in presa diretta che rispecchia continuità e cambiamenti nel lavoro della coreografa, gli spettacoli, l’esperienza italiana ( Palermo Palermo e la fascinazione per il Sud), i viaggi in Europa, intrecciati all’impegno militante per divulgare quei capolavori e farli conoscere al maggior numero possibile di persone, alle 'frasi' di Pina, le foto, la teatrografia e filmografia... ma il 'cuore' del libro resta l’amicizia, l’avventura umana accanto alla Bausch che rivela anche aspetti inediti. Divertenti le pagine in cui l’autrice si incarica di cercare una casa-vacanze in Italia per la coreografa, il figlio e il compagno; il piacere di Pina di tirar tardi la sera davanti a un bicchiere di vino; il suo entusiasmo per il nostro paese e l’incontro a Roma con Federico Fellini che proprio Bentivoglio sollecitò. Ammirato il regista disse di lei: 'Una santa sui pattini a rotelle' (diventato ora il sottotitolo del libro) e la volle sul set di E la nave va del 1983 nel ruolo della principessa cieca. È una memoria lucida, questo libro, non risucchiato dal 'color seppia', piena di personaggi, storie, scritta con un tocco di ironia e vitale perché sostenuta da molto affetto.

dettagli
Biglietto: ingresso libero
quando
DoLuMaMeGiVeSa
Orario: (scegli la data)
dove
Teatro La Fenice
San Marco, Campo S. Fantin, 1965 - Venezia
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