Senza più, ovvero quello che manca, il sentimento diffuso di un venir meno nel nostro contemporaneo, erosione costante di cui non sempre valutiamo la portata. Perdite collettive, perdite individuali: nella legge e nel diritto, nella sicurezza sociale, nel lavoro e nella solidarietà, nelle forme dell’etica, della pace e della guerra, nell’economia, nella politica e nella scienza che misurano i propri limiti. L’Occidente opulento e soddisfatto fatica a riprogettare se stesso, inefficace negli affari correnti così come nelle nuove emergenze, e la reazione più frequente è la violenza, il prendere senza nemmeno più motivare o motivando il falso. Tema della mancanza dunque, che non chiede certo risposte nostalgiche, ma soltanto consapevolezza, lucidità, volontà di sapere e di agire nella nuova epoca del senza più.