Verso incroci

Dopo l’anteprima dello scorso 20 febbraio con il tutto esaurito al Teatro Goldoni per David Grossman, Incroci di Civiltà, il festival letterario promosso da Comune di Venezia, Assessorato alla Produzione Culturale e Università Ca’ Foscari Venezia prepara il terreno con un ciclo di incontri di approfondimento sugli autori ospiti della terza edizione (che si terrà dal 19 al 22 maggio) coinvolgendo, attraverso la stretta relazione con le biblioteche del territorio, il pubblico dei lettori.

Per il terzo anno consecutivo, dunque, il Comune di Venezia mette a disposizione la propria vocazione di accoglienza, ospitalità e missione culturale; l’Università Ca’ Foscari mette a servizio dei cittadini la propria eccellenza accademica e il respiro cosmopolita dei suoi studi: uno sforzo importante e congiunto per promuovere una manifestazione di respiro internazionale che parte dalla scrittura per discutere i temi più urgenti della contemporaneità in quella prospettiva globale propria della storia veneziana, ribadendo il ruolo della città come snodo virtuoso per molteplici traiettorie ed esperienze creative e incontro e dialogo tra le civiltà.

Anche in questa terza edizione il festival si conferma luogo di indagine e di confronto di culture differenti: 22 gli scrittori ospiti, provenienti da 16 paesi, che - nell’arco di quattro giorni - metteranno a confronto culture, scritture, geografie fisiche e del pensiero, disegnando una mappa affascinante e articolatissima incroci di civiltà ed esperienze individuali e collettive.

Tra gli ospiti spiccano Vikram Seth, una delle voci più importanti della letteratura indiana, autore del best-seller Il ragazzo giusto, Ludmila Ulitskaya, la scrittrice più acclamata della letteratura russa contemporanea, Jeanette Winterson, una delle massime romanziere inglesi e autrice di culto nella comunità omosessuale, Jennifer Johnston, la più apprezzata scrittrice irlandese contemporanea; il saggista e traduttore Alberto Manguel, già discepolo di Borges e, ancora, Hector Abad, che ha narrato gli orrori degli squadroni della morte colombiani nel suo L’oblio che saremo, il raffinato poeta polacco Jaroslaw Mikolajewski e lo scrittore cosmopolita André Aciman. A raccontare il dramma di Haiti sarà Anthony Phelps, cantore della piccola isola del Centro America.

Manifestazione da sempre molto attenta alla cultura orientale, Incroci dedica una serata speciale alla letteratura cinese: tra i protagonisti vi sarà la narratrice e poetessa Hong Ying, il cui romanzo L'Arte dell'Amore è stato un best-seller mondiale pur ricevendo la censura nel suo paese. Accanto a lei, lo scrittore e regista Zhu Wen, una delle figure centrali e più discusse del panorama letterario cinese, vincitore nel 2001 con il film Seafood del Gran premio della Giuria al Festival del Cinema di Venezia. A completare la presenza veneziana della cultura cinese sarà Yu Qun, una fra le massime esponenti al mondo del canto tradizionale Sozhou pingtan (appare nel recente film di Ang Lee, Lust-Caution). A rappresentare il Giappone al festival sarà invece Masahiko Shimada, uno dei maggiori esponenti della nuova generazione di autori nipponici. Dalla Corea il poeta Ko Un, più volte candidato al premio Nobel.

Incroci di Civiltà torna inoltre ad indagare le civiltà del subcontinente indiano, proponendo una pluralità di voci e stili capaci di restituire la ricchezza e la vitalità della letteratura indiana contemporanea: oltre al già citato Vikram Seth, interverranno infatti Tishani Doshi, scrittrice e danzatrice in procinto di pubblicare il suo primo romanzo Il piacere non può aspettare e Alka Saraogi, caso letterario in India con Bypass al cuore di Calcutta.

Costante è l’impegno del festival nel proporre al pubblico autori ancora poco noti ma di grande valore letterario o di nuove geografie della letteratura. Il Libano visto da lontano e l'esperienza della Guerra Civile sono il filo conduttore dei libri della scrittrice libanese Hoda Barakat. La straordinaria vitalità culturale del Sudafrica del post apartheid sarà incarnata dalla scrittrice Zoe Wicomb; a rappresentare l’Iran Fariba Vafi, una delle figure più significative del panorama letterario iraniano contemporaneo.

Incroci si apre quest’anno a un’interpretazione ampia della letteratura che accolga anche la scrittura in campo scientifico ospitando l’inglese Randal Keynes, pronipote di Charles Darwin al quale ha dedicato una biografia.

Il festival invita anche tre scrittori italiani della stessa generazione – Tiziano Scarpa, Marcello Fois e Antonio Franchini – a incrociare e confrontare le loro prospettive e scritture con altrettanti autori stranieri.

conferenze e convegni, 16/04/2010
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