La Cultura dA MARE è il tema-contenitore dell’edizione 2010 del festival estivo che dopo aver vagato tra le nuvole e aver percorso le strade del mondo si appresta ora ad andar per mare, luogo di infinita ricerca e di costante richiamo, declinabile nei generi più diversi dell’arte e della cultura, perchè capace di accogliere, fra le sue acque, ora calme e ora minacciose, il racconto stesso della vita. Nessuna pretesa di affrontare in maniera esaustiva tutti gli aspetti che lo riguardano, ma la voglia di creare, come è nostra consuetudine, un percorso di suggestioni e di stimoli a conoscere e amare questo elemento che rappresenta il 70% della superficie del Pianeta e pure è fragile, minacciato da pesca indiscriminata, turismo, inquinamento e spesso una scarsa conoscenza dell’ambiente che ne mettono a dura prova gli ecosistemi.
Se avventurosa sarà la sezione cinematografica e “gustosa” quella delle animazioni a La Vida Nova, davvero ricca e varia si presenta, come sempre, la programmazione nelle due sezioni degli Incontri e degli Spettacoli.
Dalla barca pulita di Elisabetta Eördegh e Carlo Auriemma alla scoperta di ambienti incontaminati tra i più belli al mondo, si passerà al contributo dell’oceanografia agli studi sul clima con Renzo Mosetti e Marina Silvestri, ai grandi scrittori del mare, Melville, Conrad e Pratt, con Gloria Bianchetti, fino all’immaginario fatto di gesti ed eventi quotidiani nei versi del poeta Caraibico Derek Walcott con Roberta Cimarosti, per navigare infine, con Gian Piero Brunetta, nei mari del cinema. Con Alberto Sonino e Filippo Barusco tratteremo la vela a 360° gradi, dalle imbarcazioni tradizionali alle moderne barche da regata. Dallo sport puro passeremo poi all’avventura con Alex Bellini e i suoi trecento giorni da solo sull’oceano, alle storie di uomini sul fondo con il nuovo libro di Pietro Spirito e il documentario di Fredo Valla, al racconto delle esperienze dei più famosi navigatori in solitario con il documentario Stretti al Vento. Sempre sulle ali del vento percorreremo poi le strade della storia della navigazione a vela con Giovanni Lattanzi, senza dimenticarci della nostra laguna, che esploreremo fra isole fiabe e ricordi con Guido Fuga e Lele Vianello.
Negli Spettacoli una programmazione densa di eventi tra i quali il concerto dei Radiodervish che presentano il loro ultimo cd Beyond The Sea, e l’Odissea di Mario Perrotta. Nati a Bari nel 1997 dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro,i Radiodervish sono tra i gruppi più affermati della scena world italiana con all’attivo sette dischi e la partecipazione a prestigiosi festival e manifestazioni in Italia e nel mondo. Il nuovo album Beyond the Sea, concepito proprio tra la Puglia e Gerusalemme è un disco gentile ricco di melodie evocative e di grande impatto emotivo, con testi in arabo, inglese, francese e italiano che raccontano di attraversamenti reali o immaginari della vita: amori, partenze, mostri, sirene, guerrieri, città, naufragi, animali parlanti, poeti migranti ed eroi di diverse latitudini che fondono il loro racconto e le loro lingue.
Mario Perrotta nella sua Odissea sposta invece l’attenzione da Ulisse al figlio Telemaco; possibile che quel figlio lasciato solo così a lungo, sia stato vent’anni in attesa estatica di un padre che non c’era e che tanti problemi aveva creato a lui a sua madre? E mentre pian piano alla storia omerica si sovrappone quella sua e di suo padre, Perrotta sente l’esigenza di indagare a fondo Telemaco per dimostrare che non è proprio tutto d’un pezzo nel suo solido, marmoreo attendere e renderlo, alla fine, umano. (Premio Hytrio 2009 alla Drammaturgia - Finalista Premio UBU 2008 Migliore Attore).
E poi, ancora, la ricerca di nuovi linguaggi della BandAdriatica che - guidata da Claudio Prima, eclettico organettista salentino, è un incontro di culture e provenienze sotto il segno del Mar Adriatico – si conferma dopo il successo dell'ultimo cd Maremoto, come una delle più interessanti formazioni del panorama nazionale che operano sulle musiche di confine. Con Dajaloo Project di Pietro Tonolo, uno dei musicisti italiani di jazz più apprezzato dai colleghi d’oltreoceano, faremo un viaggio a ritroso nel tempo alla ricerca delle origini che, per i jazzisti, porta quasi inevitabilmente all’Africa, sulla rotta delle navi cariche di schiavi. Lo spettacolo della Compagnia teatrale Officina Dinamo, La ballata del vecchio e il mare liberamente tratto dai capolavori di Hemingway e Coleridge, è invece una storia senza tempo, una favola sempre attuale che ci parla dell’essenza della vita; l’uomo e il mare, appunto, un mare d’immagini, di ricordi, di sensazioni. Da segnalare infine Mare Mio - una produzione Questa Nave/Teatro Aurora e La Biennale di Venezia - dove il mare è il Mediterraneo che pone di fronte alla Storia, ma è anche in ognuno di noi, sa di mistero, invita a cercare per trovare risposte e spinge a partire per desiderio di provarsi e Il mare negli occhi e la speranza di nuovi mondi con la Compagnia del Suq scritto da Laura Pariani e Carla Peirolero. Al centro dello spettacolo Isabella, una donna pronta a partire per cercare un Nuovo Mondo, che racconta insieme ai musicisti e ai loro contrappunti di canzoni e sonorità di diversi paesi, altre partenze, trasformandosi in varie “Isabelle”, da quella famosa di Castiglia, ad altre donne che nei tempi hanno visto gli uomini partire.
