La ricorrenza del 2011 si ispira alla commemorazione di quattro figure storiche della 'lotta' ad ogni tipo di razzismo e discriminazione, purtroppo recentemente scomparse, che ben hanno rappresentato, in varie forme e modi, l'anima più profonda di una 'venezianità' impegnata contro il sopruso nazifascista: la veneziana Franca Trentin, veterana protagonista della Resistenza francese, insignita della decorazione al merito da De Gaulle; il conte Michele Bellavitis, medaglia d'argento della Resistenza, sopravvissuto al lager di Buchenwald; Mirko Levak, ultimo rom italiano sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz , partigiano combattente dopo la fuga dal campo; Marco Salvadori, vittima della persecuzione antisemita e storico protagonista della Brigata partigiana del Conte Badini, a Zenson di Piave.
Da sottolineare, inoltre, fra gli appuntamenti di rilievo, la mostra '1938-1945. La persecuzione degli Ebrei in Italia. Documenti per una storia' a cura del CDEC, realizzata sotto l'Alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il Comitato di Coordinamento per le Celebrazioni in Ricordo della Shoah. L'allestimento è previsto presso la Biblioteca Nazionale Marciana, ove sarà possibile visionare per la prima volta i documenti ufficiali della burocrazia nazifascista conservati presso l'Archivio di Stato di Venezia, riguardanti la discriminazione e la persecuzione degli Ebrei nel territorio lagunare.
Va segnalata inoltre la particolare performance, all'Auditorium del Centro Candiani, dell'attore Pino Petruzzelli, che col suo monologo 'Zingari: L'olocausto dimenticato' focalizzerà l'attenzione sulle altre grandi vittime della follia assassina nazista, aspetto per troppo tempo considerato marginale nell'olocausto, quello dei 500.000 Rom e Sinti che trovarono la morte nei campi di concentramento. Sempre al Candiani, dopo la proiezione del film 'Belzec' di Guillaume Moscowitz, va segnalato un appuntamento di grande rilievo per corroborare nella coscienza il connubio tra fatti e memoria, la conferenza di approfondimento dello storico polacco Robert Kuwalek.